Pagine Romaniste (Y.Oggiano) – Troppo brutto per essere vero l’errore di Manolas nella partita contro la Sampdoria, infatti è una macchietta, che costa comunque punti, in un mare di cose grandiose e di interventi che hanno salvato spesso la Roma.
Arrivato con il peso di non far rimpiangere Benatia, il greco si mette subito in luce facendo trasparire sicurezza e leadership nonostante la giovane età. Il marocchino è molto forte ma anche lui non scherza. Marcatore vecchio stile, forse un po’ rude ma è un giocatore che fa sentire molto la presenza agli avversari per intimorirli.
Si prende subito la Roma, punto fermo incontrastato della difesa di Garcia con grande senso dell’anticipo ed una velocità, nonostante la stazza, supersonica, ricordiamo come bruciò Cavanda lo scorso anno con il laziale entrato solo da 5 minuti.
Personalità a non finire, piedi poco raffinati ma sempre testa alta a cercare i compagni da servire e molti faccia a faccia con gli avversari senza timori di prendere cartellini o di farsi mettere sotto.
Come detto l’errore è una macchietta, Manolas è forte, anzi, fortissimo e ne lui ne i tifosi della Roma si devono preoccupare perché la cosa non accadrà di nuovo.
Ma cosa può indurre il giocatore ad andare in errore? Le ipotesi sono tante, dal rimbalzo della palla, ad una zolla del campo, ad una coordinazione poco felice per finire anche al momento mentale della squadra, ecco, forse questo ha inciso più di tutti. Una Roma poco tranquilla che attacca di nervi e non con un filo logico disegnato, il nervosismo per il gol su punizione con De Sanctis che induce poca sicurezza viste le due prestazioni contro Sassuolo e Samp e che discute con De Rossi per un errore che è solamente del portiere, i giocatori sentono tutto questo e la mente subisce il contraccolpo.
Anche su questo fattore Manolas è forte, gli errori che ha fatto da quando è a Roma si contano sulle dita di una mano ma a quelli ha sempre saputo rispondere da vero guerriero com’è e siamo sicuri che anche in questo frangente il colosso non si farà abbattere, anzi, tornerà a difendere i suoi compagni come meglio sa fare.
