Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Trentottomila abbonati all’11 giugno. Che altro si può scrivere per raccontare un amore del genere? Forse che è già stato superato il record della campagna della passata stagione – quella trascinata anche dalla vittoria della Conference League – che si era fermata a 36mila di cui 34mila “normali” e 2mila Premium. Possiamo aggiungere che di questo passo si arriverà presto a 40mila (sponsor compresi) e che poi la Roma fermerà gli abbonamenti per permettere anche agli altri tifosi di assistere ai singoli match dell’Olimpico.

Ma un legame del genere – a prescindere dai numeri – è quasi senza precedenti nella storia del club giallorosso. Sia chiaro, i romanisti non hanno mai mancato di dimostrare il loro sostegno, ma un ambiente così compatto sicuramente non si è mai visto almeno negli ultimi trent’anni. Così dopo un sesto posto e una finale di Europa League persa, ecco la risposta dei tifosi a chi criticava la squadra e Mourinho. Rinnovi degli abbonamenti e nuove tessere sottoscritte. Perché ormai essere abbonati è diventato uno stile di vita nel romanista, un vanto.

Sembrano ormai lontanissimi i tempi degli spalti semi deserti, di un disinnamoramento dovuto non alla Roma ma a chi la gestiva. Con l’avvento della nuova proprietà il clima è cambiato e l’arrivo di Mourinho ha scatenato l’entusiasmo di tutto l’ambiente. E’ cominciato tutto da lui, dallo Special One ed è poi proseguito grazie alla vittoria della Conference e agli arrivi di giocatori importanti. Uno su tutti, Paulo Dybala.

La Roma, nelle ultime due stagioni, è stata capace di creare uno spettacolo incredibile all’Olimpico, coinvolgente per i settori più caldi, per le famiglie, peri bambini e anche per gli stranieri che ormai inseriscono una partita della Roma come esperienza turistica da fare nella Capitale. In stile NBA negli Stati Uniti. Non è un caso che, in poco più di un anno, lo stadio vestito di giallorosso sia arrivato a 34 sold out: 33 partite più la notte dei maxischermi con la Roma in finale di Europa League a Budapest.

Uno spettacolo gradito naturalmente alla Serie A (quale miglior spot per i campionato mostrare sempre uno stadio tutto esaurito?) e anche agli sponsor che, da previsioni, rinnoveranno anche loro al completo visto che la Roma offre un pacchetto ospitalità tra i migliori d’Europa. Adidas si prepara a sbarcare come nuovo sponsor tecnico ed è pronta a vendere tante nuove maglie, magari con qualche nome importante sulle spalle, i romanisti sono pronti ad accendere nuovamente la loro passione allo stadio per rendere il clima rovente e sostenere la squadra. Il bagno d’amore continua senza fermarsi neanche per un istante.