Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Quaranta milioni di euro. Tanti? Pochi? Questione di valutazioni, verrebbe da dire. Di certo c’è che sono i soldi che serviranno, in caso, per acquistare Romelu Lukaku la prossima estate, quella del 2024. Esattamente 37 milioni di sterline, la cifra che il Chelsea e l’attaccante belga hanno aggiunto con una clausola ad hoc sul contratto che lega Big Rom ai blues prima della cessione in prestito alla Roma, alla fine del mese di agosto, quando Romelu ha accettato anche di ridursi lo stipendio per le prossime due stagioni.
Una cifra altissima per le casse e la possibilità della Roma. A meno che i giallorossi non riescano a vincere l’Europa League, obiettivo che lo scorso anno è sfuggito solo ai calci di rigore, nella sfortunata finale di Budapest, contro gli spagnoli del Siviglia. Nel caso in cui la Roma riesca infatti a trionfare, la cifra totale tra incassi e bonus Uefa sarebbe infatti quella, 43 milioni di euro più o meno (le variabili attualmente solo stimabili sono infatti due: gli incassi e il market pool).
Nella scorsa stagione, quella della finale, la Roma portò a casa in tutto 24,42 milioni di premi Uefa, a cui vennero poi sottratti i 5 milioni relativi alla famosa multa legata al financial fair play. Considerando che nella scorsa edizione i giallorossi hanno giocato in tutto 7 partite casalinghe (allo stadio Olimpico) a cui poi va aggiunta la quota parte della finale della Puskas Arena, gli incassi delle 87 gare si possono quantificare in circa dieci milioni di euro, forse anche qualcosa in più. Il che vuol dire che la finale di Budapest, a conti fatti, per i giallorossi valse più o meno 35 milioni di euro.
Arrivare in Irlanda, nella finale del 2024, varrebbe invece anche di più, perché se il montepremi complessivo è rimasto lo stesso, è cambiata la distribuzione dei premi. Così quest’anno la Roma ha già assicurati i 3,63 milioni di bonus partecipazione al girone e i 3,97 di ranking storico (giallorossi terzi con 161mila punti, dietro l’Ajax a 164.000 e il Liverpool a 225.000) e il market pool (ancora non quantificabile, lo scorso anno portò 3,7 milioni, in questo può aggirarsi sui 4).
Poi dal girone possono arrivare altri 3,78 milioni (630.000 euro a vittoria, 210.000 a pareggio), più ulteriori 1,1 per la sua vittoria o 550 mila per il secondo posto (a cui aggiungere 500 mila euro per l’eventuale spareggio). Quindi il percorso fino alla finale vorrebbe dire altri 11,4 milioni di premi a cui aggiungerne ulteriori 4 in caso di vittoria. In totale, quindi, circa 32 milioni di premi (con la variabile del market pool) a cui andrebbero poi sommati gli incassi. Il che, considerando l’aumento dei prezzi dei biglietti, possono essere stimati tranquillamente in almeno 11 milioni (6 o 7 partite, più la finale). In tutto, appunto, 43 milioni di euro.
Ed allora un motivo in più per partire con il piede giusto già domani, in casa dello Sheriff Tiraspol, in un girone largamente alla portata della Roma. Lukaku potrebbe giocare, anche per allungare la sua striscia record in Europa League: a segno da 11 gare consecutive, tra Everton e Inter, nessuno mai è riuscito a fare così bene in questa competizione. Romelu vuole portare in alto la Roma. Anche per restarci in futuro.