Lega di A, ancora fumata nera. Ultimo appello il 7 dicembre

Il Messaggero (S.Riggio) – Resta lo spettro del commissariamento della Figc da parte di Giovanni Malagò, numero uno del Coni. Questo perché la Lega serie A non ha ancora trovato un accordo sulla nuova governance. Le 20 società della massima serie si ritroveranno il 7 dicembre (ore 11) per eleggere il presidente, l’ad e i consiglieri a soli 4 giorni dalla scadenza del mandato del commissario Carlo Tavecchio. Oltre non si può andare. Il fronte di Claudio Lotito deve trovare un accordo con le big, come Inter, Roma e Fiorentina. La candidatura di Giuseppe Vegas, presidente della Consob fino al 15 dicembre, non ha trovato i 14 voti necessari per una sua elezione. Così come quella di Ugo Marchetti, generale della Guardia di Finanza, proposta da Lotito. Inoltre, sempre secondo quanto filtra dal quarto piano di via Rosellini, le società hanno deciso di non optare per la soluzione pro tempore: non tutte erano d’accordo sulla figura di Paolo Nicoletti, in questi mesi subcommissario al fianco di Tavecchio. I presidenti stanno analizzando altri profili ed è per questo che si sono presi ancora dei giorni per decidere. Il 7 dicembre serviranno ancora 14 voti: è stato chiesto alla Figc di mantenere la maggioranza qualificata e non introdurre quella semplice a partire dal terzo scrutinio (11 voti necessari).Per il ruolo di amministratore delegato Sami Kahale, ex manager di Procter&Gamble, è leggermente in vantaggio su Luigi De Siervo (Infront), Tom Mockridge, ex Sky ora a Virgin Media e Marzio Perrelli di Hsbc. Intanto dalle pagine del Corriere della Sera, Francesco Totti lancia la sua personale candidatura per la Figc:«Un nome per far ripartire il calcio italiano? Mi piacerebbe che prendesse in mano tutto Damiano Tommasi».

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