Le statistiche di Roma-Fiorentina 2-1: i padroni di casa dominano e trovano il sesto risultato utile consecutivo

Pagine Romaniste (S. Valdarchi) – Ancora una vittoria per la Roma, che all’Olimpico si impone sulla Fiorentina, passando per 2-1 e raccogliendo tre punti preziosi per tenere sotto controllo il quinto posto. A due giornate dalla fine, infatti, il club capitolino è a +4 dal Milan sesto in classifica e agli uomini di Fonseca basterà una vittoria in una delle due trasferte di Torino (contro granata e Juventus) per blindare la posizione. Il successo contro i viola porta a 6 i risultati utili consecutivi della Roma, con un ruolino di marcia da 5 vittorie ed un pareggio. Nelle ultime sei partite, inoltre, Dzeko e compagni hanno sempre segnato almeno 2 reti, sprecando diverse occasioni per aumentare il proprio bottino, come accaduto nell’incontro di ieri sera.

I numeri

La Fiorentina, a fine gara, si è lamentata per il secondo rigore concesso alla Roma. Si può stare ore a discutere ed analizzare il regolamento, ma ciò che non ammette discussioni è il fatto che i padroni di casa abbiano dominato letteralmente il match, meritando la vittoria finale. I capitolini sono stati in grado di creare 8 occasioni da gol, contro le 2 dei viola. 12 a 4 il conteggio dei tiri totali, 7 a 2 quello delle conclusioni nello specchio della porta. Rispetto al cinismo dimostrato a Ferrara, i giallorossi hanno sprecato troppo davanti a Terracciano, trascinando fino a pochi minuti dal termine (il secondo gol è arrivato a tre minuti dalla fine del tempo regolamentare) una gara che era possibile archiviare con più semplicità. C’è da dire però che di fronte gli attaccanti della Roma si sono trovati un portiere in gran forma, che ha effettuato 4 parate, di cui 2 decisive. Al contrario, Pau Lopez non è stato mai chiamato in causa dagli avversari.

Anche sul piano del gioco, la Roma si è affermata, totalizzando il 59% di possesso palla. 464 a 289 i passaggi riusciti, con i padroni di casa in grado di mantenere una percentuale di accuratezza di passaggi pari all’87%. 8 a 3 il conteggio dei corner, l’altra pecca, oltre al mancato cinismo, dei giallorossi che non sono in grado di rendersi pericolosi dalla bandierina e, al contrario, subiscono troppo. La rete di Milenkovic, infatti, arriva proprio da un calcio d’angolo, con la difesa troppo disattenta, come già capitato recentemente contro l’Inter.

Le prestazioni individuali

Calciare rigori non è mai facile e la storia del calcio è piena di grandi campioni che hanno fallito dagli undici metri, proprio nei momenti più decisivi. Chi invece difficilmente si fa intimidire dal dischetto è Jordan Veretout. Dopo un paio di rigori sbagliati da Aleksandar Kolarov ad inizio stagione e con un Perotti mai entrato a pieno tra i titolari, il centrocampista francese è stato designato per calciare la massima punizione nella Roma ed il suo bilancio è senza macchie: 6 su 6 fino a questo momento. Contro la Fiorentina, sua ex squadra, il numero 21 ne realizza 2 su 2, regalando così i 3 punti ai giallorossi. Oltre al sangue freddo dimostrato davanti a Terracciano, Veretout è autore di un’altra grande prestazione. Con 10,545 km percorsi, è ancora una volta il romanista che ha corso di più. Gioca 66 palloni ed effettua 52 passaggi, con una percentuale di passaggi riusciti pari al 95% (la più alta tra i giocatori di movimento in campo che hanno iniziato la gara dal primo minuto).

Spesso raccontando i miglioramenti dati da questo nuovo modulo studiato da Fonseca, ci si concentra sulle prestazioni dei “quinti” o dei trequartisti, ma è notevole anche il rendimento dei centrocampisti centrali. In modo particolare, in questo periodo Diawara e Veretout stanno diventando sempre di più i titolari in mediana, con Cristante appena dietro nelle gerarchie. Oltre al francese, di cui abbiamo già parlato, c’è da sottolineare anche la crescita di Amadou Diawara. L’ex Napoli si piazza davanti al pacchetto difensivo e, di solito, fa da regista nella prima impostazione della Roma. Contro la Fiorentina però, ciò non è stata possibile, grazie alla pressione portata dagli uomini di Iachini, ma il guineano è riuscito comunque ad emergere con l’altro compito a cui è chiamato: la diga. Il numero 42 recupera 12 palloni, più di ogni altro suo compagno di squadra. In fase di possesso, non riuscendo a liberarsi ad inizio manovra, Diawara in alcuni momenti si lancia in azioni palla al piede, trovando un paio di passaggi chiave dal limite, per Dzeko.

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