Il Tempo – Fiorini: senza Totti la vedo male

Nato e cresciuto a Trastevere, da sempre legato ai colori giallorossi, Lando Fiorini è uno degli emblemi della romanità e della vera fede romanista. Una passione che lo accompagna fin da piccolo e che non lo ha mai abbandonato. Nel 1977-78 la sua «Forza Roma Forza Lupi» viene scelta come inno, sostituita in seguito dal brano di Antonello Venditti «Grazie Roma». Stavolta gli impegni professionali lo terranno lontano dallo stadio ma di sicuro non staccherà gli occhi dalla tv.
Che derby si aspetta?
«Mi mette paura. Di solito sono ottimista però questa volta ci manca la luce. Io Totti lo chiamo “l’elettricista”, quando c’è lui da un momento all’altro la Roma si accende, ha sempre dimostrato di essere il più forte e se manca lui non c’è quella romanità di cui la squadra ha bisogno. Spero che chi lo sostituirà sia all’altezza della situazione. La Lazio mi preoccupa, è una bella squadra, allo stesso tempo però ho fiducia nella Roma».
Cosa le è piaciuto della conferenza stampa di Totti?
«Ha dimostrato di essere un bravo attore ma anche un ragazzo intelligente. Ha risposto carinamente a tutti quelli che lo hanno criticato, ha chiarito la situazione con Baldini, ha difeso la Roma, è stato molto chiaro nel dire le cose».
E le battute sui cugini?
«Quelle fanno parte del gioco. Qui siamo pieni di invidia e le polemiche sono all’ordine del giorno. Su Reja ha fatto solo una battuta, lui è un signor allenatore ma è solo un po’ iellato. Anche lo sfottò sull’aquila non è da ingigantire più di tanto. In fondo non è mica Olympia ad andare in campo!».
Quando Totti dice che giocherà fino a 40 anni è realista oppure troppo ottimista?
«Se continua a correre come adesso ce la può fare. Anch’io dico sempre ai miei figli “se vedete che sul palcoscenico comincio a perdere colpi fatemelo sapere che mi ritiro in campagna!” Se si allena con questa intensità e se gli avversari gli risparmiano qualche calcio di troppo.. perché no?».
Le piace il gioco di Luis Enrique?
«Se devo essere onesto dopo la prima partita ho detto che non capiva nulla. Totti correva più di tutti e lui lo ha tolto. L’umiltà rende l’uomo grande e invece lui voleva dimostrare di non avere paura di niente. Ora mi sta convincendo, ha le sue idee e speriamo che le metta in pratica. Totti e De Rossi però li farei giocare anche con una gamba sola!».
Diceva che la Lazio le mette paura…
«Speravo che Klose facesse la fine di Totti, lui e Cissè sono due mostri là davanti. La Lazio in attacco mette paura. Reja è un allenatore che dà molta importanza all’equilibrio della sua squadra anche per questo credo che abbiano mandato via Zarate, per avere più di concretezza in campo.
C’è chi dice che la Lazio ci arrivi più motivata della Roma.
«Io penso che i nuovi acquisti abbiano già capito bene cosa significa giocare un derby a Roma. Sono già stati bombardati abbastanza e sanno che valore ha questa partita. La Lazio ci arriva sicuramente molto carica perché è troppo tempo che non lo vince».
Ha in mente riti particolari?
«Molti anni fa feci una scommessa con Montesano: chi avrebbe perso il derby avrebbe dovuto fare il giro della statua di Garibaldi al Gianicolo completamente nudo…la Roma perse, andammo lì e trovammo tremila persone ad aspettarci. Enrico mi disse: se gridi forza Lazio ti risparmio la figuraccia. Io ho preferito spogliarmi nonostante il freddo. Sono queste le scommesse simpatiche, senza litigi».
Qualche scaramanzia?
«Questa volta sono scaramantico ma non ho in mente niente di strano».
Il Tempo – Valentina Lo Russo

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