La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Le squadre di Gasperini, è vero, hanno bisogno di tempo per entrare a regime: serve assimilare automatismi, ripetere movimenti, costruire meccanismi che funzionano solo con il lavoro quotidiano. Ma serve anche empatia, quella sintonia che deve nascere tra un gruppo e un allenatore che, per metodo e richieste, può essere “scomodo”. Poi, però, quando l’ingranaggio si accende, le squadre di Gasp spiccano il volo. E spesso questo avviene proprio dopo la sosta di novembre.
Analizzando le sue stagioni a Bergamo, il rendimento dell’Atalanta nel periodo tra la sosta e Natale è sempre stato altissimo: cinque vittorie su cinque nelle ultime annate. È anche per questo che in casa Roma cresce l’ottimismo: c’è la sensazione di poter ripartire davvero con il piede giusto. Lo pensa lo stesso Gasperini, pur mantenendo la prudenza: “È giusto sognare, anche lo scudetto. Ma il campionato è ancora lungo…”.
Dove può allungare la Roma? Il primo banco di prova sarà la Cremonese, poi il Napoli, oggi in grande difficoltà. Prima di Natale ci saranno la trasferta di Cagliari, il match interno con il Como e il viaggio a Torino contro la Juventus di Spalletti. Un calendario tutt’altro che semplice, ma se la Roma dovesse davvero cambiare marcia ora, volerebbe nel momento più prezioso della stagione.
Restare in vetta o nei paraggi significherebbe presentarsi al mercato di gennaio con prospettive importanti, mentre Gasperini attende un paio di rinforzi per puntare ancora più in alto
