La rincorsa. Stavolta la Roma studia ad Harvard

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Corriere dello Sport (M.Evangelisti) – Lo Spalletti di ferro li prenderà e non li lascerà andare finché non saranno modellati esattamente a sua immagine e somiglianza. Incavolati il giusto, sereni quanto basta e strepitosamente in forma. L’idea è quella, poi bisognerà realizzarla. Come allenatore della Roma, Luciano il toscano ha davanti una quarantina di giorni da riempire con il sadismo che preferirà. Non di più, perché poco dopo la metà di agosto c’è il primo portale da attraversare, uno di quelli che conduce in un eden o in un posto di penitenza in base al modo in cui lo si attraversa. E’ l’andata del preliminare di Champions League che timbrerà tutta la stagione. Entri nella fase a gironi – all’andata si scavano le fondamenta del passaggio del turno – e sei un signore, esci e ricominci a fare i conti con la carenza o l’assenza di risorse. Si può perdere, naturalmente, ma non ci si deve arrivare con la rincorsa sbagliata e il corpo fuori equilibrio, come insegnerebbe qualsiasi saltatore in lungo. La rincorsa non sarà lieve e neppure lineare, peraltro. Si andrà in giro per il mondo, ma questa volta senza affaticarsi troppo con spostamenti continui.

PARTENZA – L’estate romanista ruoterà intorno a due fulcri di quelli che Spalletti ama: periodi di allenamento senza distrazioni. Il primo comincia giovedì con il raduno a Trigoria e poi il ritiro di Pinzolo, che andrà da sabato prossimo al 17 luglio. Nel corso di questa fase di partenza della preparazione, Spalletti non avrà con sé un gran numero di uomini e dovrà ovviare con diversi giovani della Primavera. Chi è stato all’Europeo, chi sarebbe dovuto arrivare dal mercato e invece ancora no. Comunque i partecipanti si vedranno consegnare una fitta tabella di preparazione fisica e un pallone con il quale correre non poco. Ci sono due amichevoli, una con l’Ac Pinzolo che gioca in Prima categoria, la seconda con i russi del Terek Grozny: partita conclusiva del raduno, annunciata ieri, con la squadra giunta settima nell’ultimo campionato. L’altra piattaforma che Spalletti intende stendere a sostegno del futuro a breve termine della Roma è la settimana abbondante di allenamenti a Boston. Visita di rispetto al presidente James Pallotta e lavoro tutt’altro che formale: due sedute al giorno sui campi dell’università di Harvard. Gli spostamenti verranno subito dopo: si gioca con il Liverpool il primo agosto a St. Louis, nello stadio dei Cardinals che hanno vinto 11 titoli nel massimo campionato di baseball. Per il 3 agosto è stata scritta sull’agenda una partita in Canada, contro i Montreal Impact di Didier Drogba. Ed ecco che la Roma subito dopo si mette in ascolto del sorteggio dei play off di Champions League suddetti. Ci sono il 5 agosto, scendi dall’aereo del ritorno e scopri che cosa ti aspetta, se il Manchester City o qualcosa di meno problematico. Bisogna arrivare al 16 o al 17 agosto per l’andata, c’è tempo e anche luogo per un’altra amichevole sperimentale o due. L’Hertha Berlino ospiterà i giallorossi tra il 10 e il 12 agosto. Se date e condizione fisica non lo sconsiglieranno sarà inserita un’altra amichevole internazionale tra Berlino e la Champions League.

VERTIGINI – Anche perché in seguito non ci sarà molto spazio per presentare la squadra, si spera ormai completa e accattivante, al pubblico. Tra il 20 e il 21 agosto la Roma debutterà nella nuova Serie A, probabilmente il 20 visto che tra il 23 e il 24 ci sarà il ritorno del preliminare medesimo. Il programma è denso e complicato. L’Hertha si è classificata settima nell’ultima Bundesliga, che non è certo campionato da minimizzare. Il Liverpool ha chiuso ottavo in Premier, però è arrivato alla finale dell’Europa League, è guidato da Jürgen Klopp e comunque è una squadra inglese. Se ti bastona devi persino sentirti onorato. Non sono esattamente questi i piani di Spalletti, che invece ha voglia di ritrovare con la Roma le vertigini da livello elevato che ha conosciuto a San Pietroburgo. Purché in società non abbiano in mente di fargli fare come il santo di quella barzelletta il cui protagonista pretendeva di vincere la lotteria per spirituale intercessione senza comprare neppure un biglietto.

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