Corriere della Sera Roma (M. Ferretti) – La Roma dipende da Lukaku e Dybala, affermano con tono accusatorio variegati addetti ai lavori e consolidati addetti ai livori. E qual è la notizia? Che due giocatori di una categoria superiore determinano l’andamento della loro squadra? Normale, scontato. Con Lukaku e Dybala è tutta un’altra Roma. Certo, ovvio: sono Lukaku e Dybala, non due ragazzini presi in prestito dalla Primavera. Perché sorprendersi? Se mai, si dovrebbe indagare e discutere sulla scarsa incidenza che diversi (troppi…) loro colleghi stanno avendo sulle fortune della Roma.
Giovani e meno giovani perennemente in rampa di lancio, ma mai capaci di spiccare il volo; professionisti tecnicamente balbettanti e mai migliorati, anzi; personaggi dal fisico precario. Il punto nodale, in sostanza, non è il rendimento di Lukalu e Dybala, ma quello di chi sta in campo con loro. E di conseguenza il gioco della squadra. Fin quando soltanto i due singoli Lukaku e Dybala saranno protagonisti, non sarà mai una grande Roma.
Non c’è stata continuità di rendimento, dall’inizio della stagione. Squadra indecifrabile, finora. Che da luglio sta cercando di percorrere nuove strade tattiche e che per questo avrebbe bisogno come il pane di allenamenti e addestramenti.