Il Messaggero (G. Lengua) – La Roma ha bisogno di fare soldi e il futuro di tutti è in bilico, compreso quello di Paulo Dybala: “Ci sarà tempo per sapere cosa succederà“. L’argentino ha volutamente lasciato porta una porta in vista della sessione di mercato, precisando comunque che nella Roma ha altri due anni di contratto.

Vero, ma è altrettanto vero che fino al 30 luglio chiunque vorrà la Joya potrà pagare una clausola rescissoria. Non solo, per i club esteri la somma non è nemmeno proibitiva perché si parla di 12 milioni. Praticamente nulla per un calciatore che, pur giocando con discontinuità, è stato il capocannoniere della Roma con 18 reti.

E quindi, come può Tiago Pinto difendersi dagli attacchi di società anche blasonate che potrebbero ingaggiarlo? Basta aumentare lo stipendio a 6 milioni (adesso ne guadagna 3,8) e far decadere entrambe le clausole, sia per l’estero sia per l’Italia (20 milioni). Una mossa che converrebbe ad entrambi in realtà, perché il giocatore avrebbe assicurato il futuro e un ingaggio da top player e Pinto potrebbe trattare a una cifra più alta di quella fissata nella clausola. Anche perché la Roma ha un disperato bisogno di soldi e li deve incassare entro il 30 giugno.