Dal ritiro con la nazionale francese, Manu Koné ha preso la parola in conferenza stampa, toccando diversi temi: dalla prova offerta dal PSG, al legame con il commissario tecnico Didier Deschamps, fino al bilancio della sua recente esperienza con la Roma. Un intervento ricco di spunti e riflessioni.
Ecco le sue dichiarazioni:
Sui risultati ottenuti nelle prime apparizioni con la Francia?
“La mia prima convocazione è arrivata a settembre e sono qui ancora oggi. Cerco di dare il massimo e di restare me stesso. Sono felice di essere qui, abbiamo una buona squadra e spero che lavoreremo insieme il più possibile”.
Sulla vittoria del Psg in finale di Champions?
“Essendo parigino, sono ovviamente felice per loro e spero che vincano altri trofei. La pressione del Psg mi ha scioccato. L’Inter è una squadra molto forte, averla contrastata in quel modo è scioccante. È difficile infliggerle un 5-0. I parigini hanno un grande futuro, hanno una squadra che ispira già altri club”.
Sul rapporto con Didier Deschamps?
“Io ho una qualità: ho fiducia in me stesso. L’allenatore mi ha aiutato molto, così come i miei compagni di squadra e lo staff. Mi ha reso le cose più facili. Non abbiamo avuto molte discussioni con l’allenatore. Mi dice di fare ciò che so fare ed è quello che cerco di realizzare”.
Sulla partita contro la Croazia a marzo?
“Abbiamo giocato tutti un’ottima partita, quella volta. Da settembre fino alla Croazia avevamo giocato con due sistemi e sono sempre stato circondato da giocatori molto bravi. Contro la Croazia volevamo vincere davanti ai nostri tifosi ed eravamo galvanizzati”.
Sulla partita contro la Spagna?
“Conosciamo già l’emozione della partita e non pensiamo che si tratti di una rivincita. È solo una sfida che dobbiamo vincere. Siamo calmi e faremo tutto il possibile per riuscirci”.
Sulla stagione con la Roma?
“I risultati sono contrastanti, nel senso che collettivamente abbiamo fatto molta strada, abbiamo avuto tre allenatori. Sono anche arrivato in un nuovo club e c’è stata una concorrenza molto agguerrita. Claudio Ranieri ha rimesso la società al suo posto. Eravamo 14esimi e alla fine, in una o due partite, avremmo potuto raggiungere la Champions League. Anche i calciatori della Juve hanno fatto il loro lavoro. Questa è la vita, giocheremo in Europa e ne siamo orgogliosi”.
Su Desire Doué?
“Domani compirà 20 anni, giusto? Ciò che ha fatto a 20 anni è impressionante. Ma non ci sorprende”.
Sul Pallone d’Oro?
“Ci sono due giocatori francesi molto bravi che possono farcela. Uno gioca per il Psg, l’altro per il Real Madrid. Voterò per entrambi”.
Su Lamine Yamal?
“È un giocatore molto bravo, molto giovane. Sta facendo molto bene con il Barcellona in Champions League e con la Spagna. Lui è in lizza per il Pallone d’Oro, ma io sono francese e voto per i miei compagni di squadra”.
Su Rayan Cherki?
“Ho potuto incontrarlo a Espoirs. È un bravo ragazzo, sempre sorridente. Così come scatena la follia in campo, lo fa anche fuori, è la sua persona. Deve rimanere se stesso e non cambiare”.