Da Kalinic a Perotti, c’è vita in panchina

Il Messaggero (A. Angeloni) – Meglio tardi che mai, si dice in questi casi. Pian piano Fonseca sta recuperando i desaparecidos, tutti quei calciatori che, per un motivo o per un altro, in stagione hanno dato poco o nulla. Non è nemmeno troppo tardi, visto che l’obiettivo Europa League la Roma deve ancora provare a raggiungerlo e per quello serviranno tutti. È sicuramente un successo ritrovare Kalinic, che doveva fare il vice Dzeko ma spesso non è stato all’altezza. Il gol al Brescia, quelli prima del lockdown a Cagliari sono una piccola goccia nel mare ma sapere che Nikola possa essere utile e affidabile è già un grande passo in avanti. Bruno Peres è stato promosso spesso come titolare e la difesa a tre gli dà vantaggi, anche se i limiti del brasiliano sono noti. A Brescia si è vista una crescita fisica, proprio in funzione delle ultime rotazioni: chi era stanco (Diawara ha riposato a Napoli) si è fermato e chi non aveva giocato si è dimostrato più tonico (ad esempio Fazio e Kolarov). Determinanti, infatti, sono stati anche i cambi, con lo stesso Dzeko subito attivo, con un altro Perotti rispetto alle ultime apparizioni, con Villar sempre ben presente e poi Spinazzola e Zaniolo, con quest’ultimo addirittura tornato al gol dopo sette mesi.

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