Jose Alberti: “Sabatini ha sbagliato alcune scelte. Luis Enrique? Non si può lasciare fuori Totti”

Mancano poche settimane alla riapertura del calciomercato. La Roma, che ha già messo sotto contratto il giovane Nico Lopez, dovrà lavorare soprattutto sulle cessioni, per snellire la rosa, come richiesto da Luis Enrique, ed allegerire il monte ingaggi. Delle possibili operazioni del club giallorosso, ha parlato l’agente Fifa Jose Alberti: “Alcuni brasiliani della Roma, tra cui Simplicio, Cicinho e Juan, hanno mercato in Brasile. Il paese verdeoro ha fatto una grande scalata. Con tutte le multinazionali, le Olimpiadi ed il campionato mondiale è diventata la terza potenza al mondo. I calciatori nazionali stanno tornando al loro posto. Per esempio Fred è tornato dal Lione. Calcisticamente si trovano bene e sono pagati come o di più che in Europa, e poi ci sono belle donne, le spiagge, il caldo”. Il noto mediatore di mercato mostra disaccordo sulle scelte fatte in estate dal d.s. giallorosso Sabatini: “Non sono d’accordo con le scelte di Walter. Luis Enrique ha buoni progetti ma il gioco che sa fare va bene in Spagna, in Italia se non fai grossi risultati non concludi niente, deve vincere subito. Deve cambiare il modo di giocare. Lui cambia i ruoli e i giocatori non rendono”. Poi l’affondo sul tecnico della Roma: “Bojan non riesce ad ambientarsi e non si possono lasciar fuori giocatori indispensabili come Totti”. Su Nico Lopez, l’ultimo acquisto del club capitolino, Jose Alberti, ai microfoni di gazzettagiallorossa.it, si è espresso così: “E’ un ragazzino, è giovane. L’ho visto quando era andato a fare le visite mediche con il padre, ma era minorenne e c’era la penale da pagare alla squadra. Il contratto già c’era ad agosto ma è stato datato a novembre quando avrebbe compiuto 18 anni”. Chiusura dell’agente Fifa sul calciomercato Sudamericano: “Un calciatore da consigliare? Ce ne sono tanti, ma non posso dirne uno in particolare. L’ho fatto con la Lazio con Hernanes e con il Palermo con Pastore. Ci sono tanti giovani, solo che i direttori sportivi, che non hanno mai giocato a calcio, li vanno a vedere e prendono le fregature”.

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