Josè, 100 punti in A per i 60 anni

Corriere della Sera (M. Perrone) – Quando Josè Mourinho nacque il 26 gennaio 1963 a Setubal, suo padre giocava portiere nel Vitória che quell’anno arrivò nono in Portogallo. A 10 anni il piccolo Josè festeggio il 2° posto del genitore col Belenenses, il miglior piazzamento del club dopo l’unico scudetto del 1945-46. A 20 anni era difensore in Serie B nel Belenenses allenato da papà Felix, che in quel 1982-83 lo mandò in campo nel 2° tempi di un incontro di Coppa del Portogallo contro il Vila Franca do Campo: finì addirittura 17-0 e Josè, nella sua giornata di gloria, segnò 3 gol.

A 30 anni faceva l’interprete e l’assistente di Bobby Robson allo Sporting Lisbona. A 40 anni vinse il suo primo campionato col Porto, facendo il tripletta con Coppa del Portogallo e Coppa Uefa. A 50 lasciò il Real Madrid in una stagione in cui aveva vinto la Supercoppa spagnola. Per i 60, che festeggerà domani, Mourinho si è appena fatto un regalo: i 100 punti in Serie A con la Roma, cifra tonda raggiunta vincendo a La Spezia, e spera di farsene un altro tra 4 mesi, quella Coppa Italia in cui le eliminazioni di Napoli e Milan gli hanno aperto una autostrada verso la finale del 24 maggio all’Olimpico. Magari aggiungendoci un piazziamento-Champions, visto che il -15 inflitto alla Juventus e il ko dell’Inter con l’Empoli hanno proiettato i giallorossi al 3°posto in classifica.

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