Il tycoon delle auto che produce film investirà sul mercato

Chi pensa che Friedkin sia pronto a investire nella Roma per poi guardarla da fuori potrebbe rimanere deluso. Oggi è il principale distributore di Toyota negli USA con la Gulf States fondata dal padre Thomas. Quando Pallotta ha capito di dover versare altri 150 milioni di aumento di capitale, ha convenuto con i propri soci di cedere. Contestualmente la banca JP Morgan ha proposto a Friedkin di valutare l’operazione. Dan aveva deciso di allargare i propri orizzonti e il suo gruppo, che oltre al cinema, si occupa pure di alberghi in giro per il mondo e di struttre safari extralusso in Tanzaniza, aveva intenzione di investire in Sports & Media. Il primo tentativo era andato male: i quasi 2 miliardi di dollari messi sul piatto per rilevare gli Houston Rockets non sono bastati. Il dossier della Roma, molto meno caro, appariva come una possibilità affascinante. Friedkin a Roma aveva passato 6 mesi quando aveva prodotto il film sul sequestro Getty. Il più attratto dalla prospettiva era uno dei quattro figli, Ryan, descritto come un ragazzo intelligente e disposto a imparare un mestiere nuovo: quello del manager sportivo. A novembre, nell’unico incontro con la dirigenza, aveva chiesto cose semplici: di dargli la possibilità di formarsi per due anni alal scuola di Fienga e Petrachi. Imparare a muoversi in questo ambiente tentacolare e seguire la formazione del ragazzo. Lo scrive La Repubblica.

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