Il no di Luiz Adriano spiazza il Milan e blocca il Faraone. El Shaarawy rifiuta il Dortmund e aspetta la Roma

el shaarawy

La Gazzetta dello Sport (C.Laudisa)Luiz Adriano torna indietro e toglie il posto a Stephan El Shaarawy. Nel ribaltone di Nanchino il centravanti brasiliano rinuncia a 30 milioni netti in quattro anni e inguaia il Milan che così vede volatilizzarsi 15 milioni di euro dello Jiangsu per il suo cartellino, con in aggiunta la beffa dell’over-booking a Milanello.

DIETROFRONT — Il club rossonero ieri mattina ha preso atto della scelta di Luiz Adriano e ha deciso di reintegrarlo in rosa: così stamattina sarà regolarmente agli ordini di Mihajlovic. Il club cinese ha tempestivamente informato la dirigenza milanista del fallimento dell’operazione. Dai diretti interessati è impossibile avere spiegazioni illuminanti. Anche il giocatore, dopo aver postato la sua foto in aereo sulla rotta del rientro a Milano, ha dato una versione tendente a smentire le voci su un suo rialzo della posta nella trattativa per l’ingaggio. Secondo questa tesi lo Jiangsu avrebbe pagato solo una parte dello stipendio in busta paga, lasciando il resto nel calderone di diritti d’immagine. In realtà in queste ore si sono diffuse anche altre spiegazioni, con particolare attenzione anche alle esigenze familiari della punta arrivata in estate dallo Shakhtar Donetsk. Di tutto di più, insomma, in una vicenda che testimonia le difficoltà cui vanno incontro i più ricchi club cinesi nella loro caccia alle star del calcio europeo. Non a caso lo Jiangsu sta trovando ostacoli anche per gli alti obiettivi in Italia.

DIFFICOLTÀ — Di sicuro questo stop complica non poco i piani di Adriano Galliani. Con quei 15 milioni di euro l’a.d. rossonero si stava preparando a finanziare il maquillage di gennaio, magari con investimenti sia a centrocampo che in attacco. Ma ora deve cambiare in fretta il suo piano di lavoro. Adesso i giocatori offensivi a disposizione sono addirittura 8: Luiz Adriano, Bacca, Niang, Balotelli, (il rientrante) Menez, Honda, Boateng e Bonaventura. Con El Shaarawy sarebbero addirittura 9… Ecco perché la sua sistemazione diventa uno snodo cruciale. E dire che 48 ore fa il manager di via Aldo Rossi aveva messo in preallarme per una convocazione il Faraone, di rientro dal Monaco. Via Cerci, ci sarebbe stato posto per lui tra gli attaccanti di Mihajlovic. Invece adesso il programma subisce un cambiamento netto. Con il ritorno a casa di Luiz Adriano non c’è più un armadietto per Stephan a Milanello: o trova una sistemazione di suo gradimento entro il primo febbraio oppure il Milan non autorizzerà il suo spostamento dal Principato.

ALTERNATIVE — Così per suo fratello Manuel e per l’agente Federico Pastorello sono giorni davvero caldi. Si è fatto avanti il Borussia Dortmund, interessato a dargli un’opportunità. Eppure l’opzione in Bundesliga non ha convinto. A questo punto l’ex genoano preferisce giocarsi la chance dell’Europeo nel nostro campionato, seguendo un po’ le orme di Ciro Immobile. Nella testa del giocatore i primi pensieri vanno alla Roma di Luciano Spalletti, uscita allo scoperto già sotto la gestione di Garcia. Proprio il cambio in panchina in questi ultimi giorni ha rallentato l’azione del d.s. giallorosso Walter Sabatini, ma nell’entourage del Faraone è concreta la speranza di trasferirsi nella Capitale, con o senza Perotti: altro pallino romanista. È per questo motivo che il mancino di Savona per ora tiene in stand-by sia il Genoa (che sta per cedere il suo argentino) che il Bologna di Joey Saputo. Ovviamente sia gli emiliani che il club di Preziosi sarebbero interessati ad un prestito senza vincoli per il riscatto. L’impressione, però, è che questa partita sia solo all’inizio: con il rischio che diventi un tormentone sino allo striscione del traguardo.

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