Il calcio ha paura: per ora non si ferma, ma valuta una pausa fino al 3 aprile

Il nuovo decreto ha chiuso la Lombardia e altre undici province, ma ha confermato che il calcio a porte chiuse può ripartire. Il ministro Spadafora ha rassicurato sia il presidente federale Gravina sia quello della Lega, Dal Pino. E’ difficile capire se e per quanto tempo potrà funzionare. Cosa succederebbe se rimanesse contagiato un giocatore di Serie A? Se lo è chiesto lo stesso Gravina, “Il rischio c’è e dobbiamo essere realisti. Non possiamo escludere nulla“. Fermare tutto sarebbe inevitabile, in settimana la Federcalcio studierà un piano di emergenza nel caso ci fossero giocatori contagiati, come è successo in Lega Pro. “Se dovesse succedere adotteremo tutti i provvedimenti necessari per tutelare gli atleti, cercando di capire l’impatto che il possibile contagio avrebbe sull’attività sportiva“. Il calcio ha paura, le società chiedono preoccupate se si riuscirà a portare in fondo la stagione, c’è chi spinge per una pausa di riflessione, bloccando il campionato fino al 3 aprile, data di scadenza del decreto. La conseguenza sarebbe lo slittamento della stagione e andrebbe in conflitto con l’Europeo, che a sua volta comincia a essere a rischio. Lo scrive Alessandro Bocci de Il Corriere Della Sera.

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