I terreni venduti per lo stadio. Processo sul crac

La Repubblica (F. Salvatore) – Il pm Mario Dovinola ha chiesto una duplice condanna (5 e 3 anni) per i fratelli Papalia, Gaetano e Umberto, ex proprietari del terreno dove sorgeva l’ippodromo di Tor di Valle. L’accusa contestata, ridotta all’osso, si potrebbe spiegare così: un affare che doveva andare in porto. Costituendo una società ad hoc e poi caricandola di debiti in modo da liberare del fardello la società su cui sorgeva il terreno di Tor di Valle, destinata all’imprenditore Luca Parnasi per ospitare lo Stadio della Roma. Un gioco di scatole su cui la procura ha indagato a lungo. Il pm contesta ai Papalia di aver messo in atto la bancarotta fraudolenta e distrattiva della “Ippodromo Tor di Valle”, dichiarata fallita dal tribunale nel giugno del 2013. Il 15 dicembre sarà il turno delle difese.

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