La Repubblica (F. Ferrazza) – Dai cinque giorni più pesanti della stagione, alla vittoria scaccia crisi sabato contro lo Spezia, in attesa del rinnovo contrattuale che blinderà Lorenzo Pellegrini alla Roma praticamente per tutta la sua carriera. Una decina di giorni sulle montagne russe per il numero 7, capitano di fatto e, adesso, anche di diritto.
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Terzi in classifica al termine del girone d’andata, i giallorossi restano aggrappati alle ambizioni stagionali dopo il terremoto causato dalla sconfitta nel derby e dalla brutta eliminazione dalla Coppa Italia. E’ tempo che le personalità emergano, come quella di Pellegrini, erede di una tradizione ereditata da Totti e De Rossi. Lorenzo è diventato subito un punto di riferimento per i Friedkin, che con lui si confrontano molto e su di lui vogliono costruire il futuro della Roma, partendo dal rinnovo contrattuale del ragazzo, attualmente in scadenza nel 2022, passando per la promozione definitiva a capitano.
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Dopo il duro confronto a Trigoria tra staff tecnico, società e spogliatoio, Pellegrini è andato a casa di Dzeko per aiutare a ricucire lo strappo con l’allenatore, prima di essere decisivo in campo sabato pomeriggio. Ieri insieme alla sua famiglia è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco in occasione della domenica della Parola e il pontefice ha consegnato lui una Bibbia speciale.
