Grassani, esperto di diritto sportivo: “Decisione corretta. Ribaltarla sarà difficile”

La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – Dopo la decisione del Giudice Sportivo, la Roma ha annunciato di voler presentare ricorso per il 3 a 0 a tavolino di Verona. Resta da capire se e quali sono i margini di un possibile annullamento di quanto deciso da Mastrandrea. Di seguito, il pensiero di Mattia Grassani, avvocato ed esperto di diritto sportivo e diritto societario.

Avvocato Grassani, la decisione appare rispondente a norme e regolamenti sportivi?

Il Giudice Sportivo ha correttamente applicato la normativa, risultando la decisione in commento esente da vizi, specie alla luce della motivazione. La pronuncia non fa una piega, trattandosi di un caso, conosciute e lette le carte, sovrapponibile a quello di Ragusa del Sassuolo del 2016. Possiamo parlare di verdetto pressoché annunciato.

Si spiega una svista del genere?

Non conosco le dinamiche ma una società in Serie A, per giunta quotata in Borsa, da una vicenda del genere subisce danni non solo tecnici (il punto perso ora pesa poco, a fine stagione chissà), ma anche di immagine che non verranno cancellati facilmente. Errori del genere rappresentano un’anomalia del sistema.

Che cosa può succedere in appello?

I margini di riforma di una pronuncia come quella in esame, tenuto conto delle motivazioni e della loro linearità, appaiono, a mio avviso, ridotti. Teniamo anche conto che in primo grado il procedimento è stato attivato d’ufficio e non su reclamo del Verona, tanto eclatante era la irregolare posizione di Diawara. Quindi…

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