Gemitaiz: “Avrei aspettato giugno per esonerare Mourinho. Ma sono certo che De Rossi darà tutto per la Roma”

Gemitaiz, rapper e tifoso della Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport. Queste le parole del cantante romano di fede giallorossa:

 “Negli ultimi due anni ho ricominciato ad andare allo stadio e mi sto ritrovando come quando ero un ragazzino. Prima ero stato più distaccato per il lavoro, poi la pandemia ha aiutato tanto: quando non c’era niente da fare e da dire la partita era uno dei momenti migliori. Poi mi sono un po’ staccato. Mi incazzavo da morire e volevo allontanarmi anche da alcune situazioni. Tuttora quando ci sono episodi di violenza e razzismo mi scende e mi dà fastidio”.

Sulla prima volta allo stadio.

“Era il 15 dicembre 1998, Roma-Juventus 2-0. Paulo Sergio fece una spaccata volante su una punizione di Totti e Candela un gol incredibile. Se sei della Roma, in ogni caso, è difficile che tu non sia affezionato a Totti ma ho sempre amato Cafù. Ma voglio bene a tutti anche a Candela, avevamo i terzini più forti di sempre quell’anno ed eravamo invincibili quando vincemmo lo scudetto”.

Sulle trasferte.

Sono stato ad Arnhem per la gara contro il Vitesse con la mia ragazza. Per fortuna in curva abbiamo trovato un capo ultras che ci ha difeso perché la situazione stava diventando problematica… Dei pazzi stavano spaccando tutto dopo aver rosicato… Non ho molto tempo per le trasferte e non è facile ma a Roma abito ad un quarto d’ora dall’Olimpico, quasi come guardarsela in televisione”.

Su Mourinho e De Rossi.

“Difficilmente ho visto giocare alla Roma un calcio brutto come con Mourinho in questa stagione. Ma con lui abbiamo vinto una Coppa e gli voglio bene. Forse avrei aspettato la fine della stagione per esonerarlo, mi è dispiaciuto a livello umano. A livello tattico, invece, serviva una rivoluzione e spero stia arrivando. Sono pro De Rossi, gli vuoi bene come vuoi bene a Totti e da romanista hai già la certezza che si farà in venti e darà fuoco a Trigoria se ci sarà bisogno per far giocare bene la squadra. Come quando gioca Bove, sai già che darà tutto”.

Sul Var.

“Il VAR è super utile, ma tutti i romanisti del mondo ti diranno che gli è stata rubata una finale di coppa… Purtroppo alcuni episodi ti fanno dubitare ma è il futuro, spero che venga perfezionato e determinati errori non ci siano più”.  

Una canzone per la Roma?

Me l’hanno chiesta diverse volte e la risposta è no. Non penso che “Grazie Roma” e “Roma (Non si discute, Si Ama)” possano essere mai sostituite. Quei due pezzi sono perfetti. Concerto allo stadio? Fattibile per chiunque riesca a riempirlo, la speranza è che andando avanti negli anni la mia musica possa arrivare a più persone possibile. Non è un obiettivo che mi sono prefissato, mi piacerebbe ma ho tante altre priorità ora”.

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