Fuzato come Doni e Julio Sergio: c’è sempre un portiere brasiliano che gioca il derby da fenomeno

Corriere della Sera (G. Piacentini) –Sono contento di aver vinto il mio primo derby con questa maglia, sono orgoglioso di far parte di questo gruppo. La città si veste di giallorosso“. Quando a gennaio ha fatto ritorno a Trigoria dopo la brutta esperienza in Portogallo – zero minuti con il Gil Vicente, decimo in campionato – Daniel Fuzato non avrebbe mai immaginato di vivere un finale di stagione da protagonista e di essere titolare contro la Lazio.

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Invece l’infortunio di Pau Lopez gli ha aperto la porta. E lui si è fatto trovare pronto, come due predecessori brasiliani: Doni e Julio Sergio. Il primo fu fatto esordire in un derby (23 gennaio 2005) al posto di Curci, diventando uno dei portieri più forti della storia giallorossa. Il secondo, battezzato dallo stesso Spalletti come “il terzo portiere più forte del mondo” nel derby del 18 aprile 2010 visse un momento magico parando un rigore a Floccari: sarebbe stato 0-2, poi finì 2-1 con doppietta di Vucinic. La Roma di Ranieri sfiorò lo scudetto con l’Inter di Mou.

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All’epoca Fuzato classe ’97, era un adolescente, oggi è un portiere di belle speranze (fa parte della nazionale olimpica del Brasile ed è stato convocato anche con la Selecao) in cerca di un’occasione: con la Roma ha un contratto fino al 2023. Vista la confusione – Mirante andrà via, Pau Lopez è sul mercato così come Olsen, ora in prestito all’Everton – non è detto che non ci sia la possibilità di rimanere: per fare il secondo o per giocarsi il posto da titolare. Il derby, da questo punto di vista, gli ha dato un grossa mano.

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