Il futuro di Totti. Prove di accordo, ora tocca a Pallotta

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Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Il giorno dopo una delle sue prestazioni più importanti degli ultimi anni Francesco Totti si sente più leggero. Lunedì sera ha avuto la conferma che la scelta che ha fatto e sulla quale nessuno lo convincerà a tornare indietro è quella giusta. Ha deciso che vuole continuare a giocare. Nella Roma o da un’altra parte. All’ingresso in campo all’Olimpico si è emozionato come non gli capitava da anni, ha bevuto una volta, poi altre due, prima di presentarsi dal quarto uomo. Francesco sente di avere forti motivazioni per andare avanti. E’ questo quello che conta, più della condizione atletica, che comunque lo sostiene ancora, per prestazioni part time come quella contro il Bologna. La soddisfazione più grande è stata quella di aver cancellato settimane molto difficili, proprio come aveva sperato, sul campo.

MEDIAZIONE – La società ha affidato a Baldissoni la mediazione per trovare una soluzione condivisa. La posizione del club non cambia dopo la prestazione di lunedì sera. Solo Pallotta può decidere di sovvertire un verdetto già deciso e che non prevede più la presenza del capitano in campo. I dirigenti potrebbero spingersi anche a mettere a disposizione di Totti la carica di vicepresidente, cosa che non avevano ancora fatto prima. Ma a Francesco interessa solo giocare. Perché anche i numeri sono dalla sua parte. Ha all’attivo tre assist e un gol in 271 minuti giocati in campionato. Solo due gare complete da titolare, quando ancora c’era Garcia. Nessuno in serie A ha una media così alta tra minuti giocati e assist fatti. E anche restando al report della partita contro il Bologna, il capitano è stato il giocatore che ha effettuato più cross (sette) e quello che ha mandato al tiro più volte un compagno. E questo restando in campo solo un tempo.

LA SPINTA DEI TIFOSI – Trovare una soluzione condivisa è possibile solo se Francesco verrà messo in condizioni di giocare ancora. Qualcuno a Trigoria spinge per questa soluzione. Dopo le giocate e l’assist di lunedì sera i tifosi si aggrappano alla loro bandiera, sono tanti gli attestati di stima e di affetto di queste ultime ore. La stragrande maggioranza dei sostenitori giallorossi non vuole che Totti smetta a fine stagione. Ma la società renderà pubblica la sua decisione solo al termine del campionato, per non creare turbative all’interno di un gruppo che sta lottando per guadagnare l’accesso alla Champions League dell’anno prossimo, quella che Totti vorrebbe vivere da protagonista sul campo e non dietro la scrivania.

SEGNALI – Pallotta non ha ancora comunicato al capitano la sua decisione. Tra i due i rapporti sono rimasti fermi a un mese fa. E in questo periodo nessuno ha aggiunto a Totti nessun elemento in più per aiutarlo a capire cosa gli riserverà il futuro. Francesco si diverte ancora sui campi di calcio e per continuare a farlo è disposto ad andare anche molto lontano. Interrompere il suo rapporto con la Roma sarebbe doloroso in ogni caso, ma la convinzione di andare avanti è più forte dopo i 49 minuti giocati contro il Bologna. Che hanno dato ragione al capitano. Per quella prestazione ha ricevuto anche i complimenti di Spalletti, che continua ad essere coerente nella gestione del gruppo. Totti non vuole smettere, ma non se la sente di indossare un’altra maglia in Italia e magari affrontare un giorno la Roma da avversario. Massimo Ferrero, il presidente della Samp, gli ha mandato qualche segnale, è pronto ad accoglierlo a Genova come un re. Francesco sorride, l’imprenditore cinematografico gli sta simpatico. Ma ha deciso anche questo: non resterà a giocare in Italia.

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