Fonseca: “Il quinto posto non sarebbe un fallimento, è l’anno zero. Pellegrini? Ha bisogno della mia fiducia” – VIDEO

Pagine Romaniste (Da Trigoria D.Moresco) – Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domani contro il Lecce, calcio d’inizio in programma per le ore 18 presso lo stadio Olimpico. Queste le parole del tecnico giallorosso:

Il Lecce è in un buon momento. Cosa teme della partita di domani?
Il Lecce in questo momento è una squadra molto motivata, tre vittorie consecutive. E’ una squadra che gioca bene, che ha intenzione di giocare dall’inizio con la costruzione. Hanno buoni giocatori che amano avere la palla. Sono in un gran momento con tre vittorie, sarà una partita difficile.

Tante gare ravvicinate. Sta pensando di cambiare e quanto rispetto a giovedì?
Sì, possiamo cambiare due, tre o quattro giocatori per questa partita. Come ho detto, non abbiamo molto tempo per recuperare ed è normale che potremo cambiare qualche giocatore della squadra per essere più freschi nella partita.

Come un allenatore gestisce il momento di Lorenzo Pellegrini? Deve riposare o lo mette in campo per fargli cercare il riscatto?
Un allenatore deve sempre pensare a queste due opzioni. Io ci ho pensato, ma penso che Lorenzo debba capire quello che non ha fatto bene e perché. Ci ho parlato in questi giorni per spiegargli cosa non ha fatto bene. Per prima cosa deve capire questo, dopo, per me, io devo farlo giocare. E’ importante che lui abbia la mia fiducia per potermi dimostrare che sta lottando per cambiare le cose in positivo. In questo momento non è nascondendolo che possiamo aiutarlo per migliorare la squadra.

Sulla sinistra c’è anche Spinazzola, oltre a Kolarov che non è in un buon momento. Come lo gestirà domani?
Non penso che farò gestione. Kolarov giocherà domani, contro il Lecce le sue caratteristiche sono importanti per la squadra. Non è andato bene nelle ultime partite come tutta la squadra, nell’ultima è migliorato. Noi dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto bene. E’ più importante questo che pensare a quello che non abbiamo fatto bene. Dobbiamo valutare quello che abbiamo fatto bene in questa partita. In questo momento è più importante.

Lei ha detto che la squadra è come un automobilista che ha avuto in incidente ed ha paura a mettersi alla guida. Non siete mai riusciti a ribaltare uno svantaggio iniziale. C’è un deficit di personalità? Come si allena la testa?
Io ho parlato della squadra e dopo ho fatto questo esempio: quando una persona ha un incidente una volta o quando ce l’ha per più volte, ho parlato della reazione. Più che parlare di quello che la squadra non ha fatto bene, è importante valutare quello che abbiamo fatto meglio. E’ sempre la stessa squadra, loro hanno fatto molte buone partite dall’inizio della stagione. Le hanno fatte perché ne hanno la capacità. Dobbiamo lavorare in questo momento sulle cose che la squadra sa fare. Questa è la cosa più importante in questo momento.

La Roma è la squadra che ha battuto il maggior numero di calci d’angolo. State facendo un lavoro specifico per aumentare il numero di gol?
Sì, sempre. Devo dire però che siamo anche una delle squadre che fa più gol da corner, penso che siamo la seconda squadra che ne fa di più. Ci lavoriamo sempre. Possiamo fare più gol, abbiamo giocatori molto forti in questo. Abbiamo l’opportunità di segnare su palla ferma in tutte le partite.

La Roma può ambire all’accesso in Champions League?
Io sono il primo a credere che sia possibile. Devo essere il primo a crederci per far sì che ci credano i giocatori.

Mancini come sta? Che momento sta vivendo?
Non ha giocato, ma di Mancini non ho bisogno di dire niente. E’ un giocatore con un atteggiamento diverso, ritornerà in squadra quando penserò che abbiamo bisogno di lui. Smalling e Fazio hanno fatto una buona partita. Mancini è grandissimo giocatore per me, in tutto quello che fa è un grande professionista.

Chi è il terzino destro titolare nella sua testa?
Vediamo domani. E’ la frase che mi piace di più (ride, ndr).

Mkhitaryan è pronto per giocare titolare?
E’ pronto. Così come Kluivert e Perotti. Sono tutti pronti. Vediamo domani (ride, ndr).

Se la Roma non dovesse arrivare in Champions League sarebbe un fallimento o una tappa nel percorso di crescita?
E’ una domanda per una lunga risposta. Io penso che non sarebbe un fallimento. Come tutti hanno detto, dall’inizio della stagione, questo è un anno zero. Abbiamo cambiato tutto. Mi ricordo che quando Klopp è arrivato al Liverpool sono arrivati all’ottavo posto nella prima stagione. La Lazio? Da quanti anni Inzaghi è in quella squadra? Gasperini lo stesso. Posso fare molti esempi. E’ un anno di cambiamenti qui alla Roma e non penso che sarebbe un fallimento. Io sono una persona positiva e non ho mai pensato di non arrivare al quarto posto.

Credo che se Hamilton o Valentino Rossi fanno un incidente sono pronti a risalire in macchina o sulla moto. Perché la Roma ha così tanta difficoltà a ripartire?
Per chi sta dentro questo fenomeno non è così facile. Se Valentino Rossi fa tre incidenti non risale subito. Questo è il mio pensiero, rispetto la tua opinione. La mente è così. Quando non abbiamo quello che dovremmo avere, le cose risultano in un altro modo, anche se lotti per cambiare le cose. Il calcio è diverso dagli altri sport. Se Valentino Rossi  cade, spero che non gli succeda (ride, ndr), dipende solamente da lui. Qui ci sono undici giocatori. Se in una squadra sbagliano due o tre calciatori c’è un risultato diverso. Il calcio è molto diverso dagli altri sport.

C’è stata qualche difficoltà in area di rigore contro il Gent. In area si guarda la palla o si sente l’uomo?
Entrambe le cose. Dipende dov’è la palla, che tipo di pressione fa il portatore, dipende dalla zona, se la palla è più lunga o bassa. Penso che deve essere una preoccupazione dei difensori.

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