Fonseca: “Contava vincere, la squadra è stata unita. Smalling? Non possiamo stare con tre centrali”

Paulo Fonseca, allenatore della Roma, è stato intervistato durante il post partita du Udinese-Roma 0-1. Queste le sue parole:

FONSECA A DAZN

La vedo molto serio, ha visto qualcosa su cui c’è da lavorare?

Era una partita difficile, nel primo tempo abbiamo giocato sempre vicini all’area dell’Udinese, ma loro in ripartenza sono stati pericolosi. Siamo stati meno aggressivi nel momento in cui abbiamo perso la palla e abbiamo permesso loro di uscire, ma penso che abbiamo creato delle buone occasioni nel primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo segnato e poi contava vincere, la squadra è stata unita, ha lavorato insieme per portare a casa un risultato importante, ma difficile da raggiungere.

Pedro ha detto che la Roma deve giocare sempre per vincere e per puntare al vertice, allo Scudetto. Le occasioni di solito arrivano, ma l’ultima decisione spesso viene sbagliata…

Sì, spesso sbagliamo l’ultima decisione, però siamo una squadra offensiva, siamo venuti qui e abbiamo giocato nella loro metà campo. Poi l’Udinese ha un gioco molto lungo e ci ha obbligato a stare attenti. Dobbiamo pensare gara per gara, giocare come abbiamo fatto oggi e come fatto contro la Juventus.

Pellegrini a centrocampo può essere un’opzione anche per il futuro?

Vediamo, la squadra sta giocando bene con lui a centrocampo. Lui sta facendo bene lì, oggi Pellegrini mi è piaciuto, abbiamo altre opzioni nella stessa posizione.

Sei ancora convinto che ti serva Smalling dopo la prestazione di Ibanez?

Non possiamo restare soltanto con tre difensori centrali, in questo momento abbiamo soltanto questi tre, abbiamo bisogno di altri giocatori. Ibanez ha fatto un’ottima partita, come le ultime.

Nel calcio delle cinque sostituzioni, lei le ha fatte non tutte e tardi, serve più profondità nella rosa?

Noi lavoriamo per avere profondità, questa sera non è stato fatto perché davanti avevamo una squadra che gioca molto bassa. Penso che abbiamo giocatori capaci di dare profondità. Del mercato non voglio parlare, abbiamo 48 ore, vediamo che succede.

Ci può raccontare com’è Pedro nella quotidianità?

Pedro è un ragazzo bravo, un vero professionista che dà sempre il massimo, per questo l’abbiamo scelto e per questo è qui a Roma. Ha una professionalità impressionante.

Sente da allenatore di Serie A una sicurezza nel campionato in questo momento particolare?

Penso che questi casi possono succedere in tutte le squadre in questo momento. Qui abbiamo un lavoro molto rigoroso su questo. Penso che in queste situazioni, le autorità e la Lega devono decidere su quello che è meglio per il calcio.

Teme uno stop?

No.

FONSECA A ROMA TV

Ci voleva per la classifica e per il morale. Quali sono le sue sensazioni?

E’ stato difficile mantenere la calma? Era molto importante vincere oggi. La squadra ha fatto una buona partita con il Verona e con la Juve, ma non abbiamo vinto. Sapevamo che era una partita difficile con una avversario che si chiude molto ed è pericoloso in contropiede. Nel primo tempo abbiamo fatto quasi tutto bene fino all’ultimo momento. Siamo stati meno aggressivi nel momento in cui abbiamo perso la palla, ma la squadra ha fatto una partita realista. Dopo il gol abbiamo capito che era importante vincere, era importante stare insieme per difendere il risultato.

E’ un lavoro che parte da lontano: Santon, Mirante, Ibanez…

E’ molto importante vedere i miei giocatori crescere. Mirante, Ibanez e Santon hanno fatto una grandissima partita. E’ importante per me vedere la fiducia dei giocatori in campo. Sono fiducioso e per questo hanno fatto una grande partita.

Santon e Spinazzola sono andati spesso entrambi a concludere. Nel gioco centrale abbiamo avuto delle difficoltà…

Sì, è vero. Abbiamo perso la palla e permesso all’Udinese di uscire in contropiede. Quando abbiamo perso la palla vicino all’area dell’Udinese non siamo stati molto aggressivi. Abbiamo lasciato uscire in contropiede l’Udinese. Abbiamo però quasi sempre controllato bene la profondità.

Oggi è stata una partita di sofferenza. C’è stata pazienza? Troppa?

La squadra ha fatto una partita molto realista. Quando abbiamo capito che fosse importante difendere il risultato, la squadra si è unita. Non possiamo vincere sempre giocando tutto il tempo nell’area avversaria. Per me è importante sentire questo quando la squadra deve stare tutta insieme per difendere il risultato.

E’ ipotizzabile vedere il trequartista con due punte in futuro?

Vediamo, noi siamo preparati per giocare con due sistemi. Con due attaccanti non è facile giocare in questo momento. Possiamo giocare con una linea a quattro più un trequartista. La squadra ha giocato sempre così. E’ stata quasi sempre bene così. Per alcuni momenti della partita, se non vinciamo, possiamo giocare con due attaccanti ma iniziare con due punte non è facile, la squadra non è preparata a questo.

FONSECA A SKY SPORT

La partita?

Mirante ha fatto una bellissima partita come Pedro, un grande giocatore. Mi sono piaciuti soprattutto i 3 punti, sapevamo di incontrare una squadra tosta, la squadra ha capito che oggi era importante vincere. Per Dzeko è stata una partita difficile, ma lui sta bene e ha fiducia, tornerà al gol a breve. Quando vinciamo sono soddisfatto, nel primo tempo abbiamo concessi troppi contropiedi, dobbiamo essere più aggressivi quando perdiamo palla.

Il ritorno di Smalling?

In questo momento abbiamo solo tre centrali difensivi oltre a Cristante che si può adattare in quel ruolo, stiamo provano a far tornare Smalling. Stiamo pensando solo a lui adesso, sono fiducioso che possa tornare da noi.

Poca concretezza?

La scorsa stagione siamo stati la seconda squadra per occasioni create, oggi era una partita diversa e difficile, loro difendevano con 10 giocatori sotto la linea del pallone. Dobbiamo lavorare su molte cose, penso che abbiamo controllato sempre bene il loro attacco alla profondità, a volte non abbiamo recuperato qualche seconda palla.

Borja Mayoral?

Avevamo bisogno di un altro attaccante, sono contento. Dzeko si può aiutare facendolo giocare, piano piano entrerà in condizione e tornerà ad essere l’attaccante che conosciamo. In questo momento stiamo bene con la difesa a 3, non ha senso cambiare in questo momento.

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