Follie d’amore: da Cuba in Ungheria. Tifosi anche dalla Finlandia e dagli Usa

Il Messaggero (G. Lengua) – La mobilitazione sta per cominciare. Migliaia di tifosi in tutta Italia e nel mondo stanno preparando le valigie per il viaggio a Budapest dove il 31 maggio la Roma giocherà la finale di Europa League contro il Siviglia. Un evento storico, che nessuno vuole perdersi. Tanto meno chi è costretto a vivere dall’altra parte del globo.

Come Fabio Moretti fondatore e presidente dal 2000 del Roma Club Cuba dove gestisce, assieme al socio Andrea Gallina, una official Academy della Roma con 120 bambini iscritti. Grazie all’Unione Tifosi Romanisti Fabio è riuscito ad avere quattro biglietti. Il viaggio durerà 72 ore e comincerà il 29 maggio con un volo Havana-Parigi che atterrerà nella capitale francese il 30. Come loro, ci saranno tifosi che partiranno dagli Stati Uniti, Israele, Finlandia, Norvegia, Libano, Spagna, Lussemburgo e Grecia. 

Partiranno per Budapest circa 500/600 membri provenienti da ogni parte del mondo. Come uno chef italo-americano che si è trasferito a Dallas e ha preso le ferie per affrontare il viaggio intercontinentale. A Budapest ci sarà anche Juha Ahtinen, tifoso finlandese di 60 anni abbonato in Tribuna Tevere che per i match in casa fa il pendolare tra Tuusura e Roma. Ha i giallorossi nel cuore e li segue ovunque vadano: non solo per le partite, ma anche per i ritiri e le tournée in Giappone o negli Stati Uniti. Fa una media di 40 viaggio l’anno e non poteva certamente perdersi una delle gare più importanti della storia romanista. A Giacarta stanno preparando una coreografia per dare supporto da remoto alla squadra. Qualcuno arriverà dal Giappone, altri dalla lontanissima Australia.

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