Fazio: “Mi sono trovato molto bene a livello fisico e a livello d’intesa con i miei compagni. Col Porto è una partita decisiva, non dobbiamo prendere gol in trasferta. Difesa a 3 o 4 non cambia, posso giocare a destra e sinistra. La squadra deve lottare, deve competere su tutti i fronti, campionato e coppa. Speriamo di vincere già quest’anno” – Baldissoni: “Paredes è un giocatore della Roma e tale resterà” – FOTO e VIDEO

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Pagine Romaniste – Federico Fazio, neo difensore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa di presentazione a Trigoria dove ha parlato dell’imminente stagione giallorossa. Queste le sue parole:

Prende la parola il direttore generale Baldissoni: “Spero che siate contenti come noi di essere qui per presentare un giocatore che abbiamo preso affinché porti esperienza e qualità, sia in campo che nello spogliatoio. Ha giocato oltre 230 partite con Siviglia e Tottenham, ha vinto trofei internazionali e anche in nazionale“.

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Ti aspettavi un impatto così positivo? Con Vermaelen hai dimostrato subito un buon feeling…
Sì, i primi giorni ho lavorato con la Primavera visto che la squadra era negli Stati Uniti. Per mantenere il ritmo gara mi sono allenato con i ragazzi, poi ho conosciuto i nuovi compagni. Nella partita dell’altro giorno ho fatto 90 minuti interi dopo 3 mesi, mi sono trovato molto bene a livello fisico e a livello d’intesa con i miei compagni.

Cosa serve alla Roma per battere il Porto?
E’ una partita molto difficile e delicata, 180 minuti da giocare al massimo. Sarà importante iniziare l’anno con il piede giusto, è già una sfida decisiva. Dobbiamo lottare da subito e centrare questo obiettivo, il gruppo è consapevole dell’importanza di questo match, non dovremo prendere gol nella partita in trasferta. Dobbiamo essere compatti e solidi.

A livello fisico come stai?
E’ stato soltanto negli ultimi 6 mesi al Tottenham che non ho avuto la continuità degli anni precedenti, ma stavo comunque bene. Mi piace lavorare molto e duramente, darò il massimo, il tema fisico non mi preoccupa in alcun modo.

Domanda per Baldissoni: Cosa succederà con Paredes? Mercato?
Non saprei definire “scoppiettante”, quindi non posso rispondere. Paredes è un giocatore preso dalla Roma 2 anni e mezzo fa, le scelte fatte sono corrette. Lo abbiamo preso perché pensiamo sia un ottimo giocatore. Sono arrivati segnali di interesse, ma resta un giocatore della Roma. Il mercato è dettato dalle scelte, in ragione delle opportunità e del lavoro quotidiano si possono prendere iniziative fin quando il mercato aperto. Riguarda tutti i giocatori, non solo Paredes, che però non abbiamo intenzione di vendere. Sapete perfettamente che non è l’unico giocatore che piace a tante squadre in Europa.

Spalletti ti aveva già dato qualche indicazione? Difesa a 3 o a 4?
In questi primi giorni di allenamento il mister ha trasmesso a me e tutti i compagni tutta la sua passione e il proprio carisma, non siamo entrati nei dettagli tattici. Per me è uguale qualsiasi sistema di gioco, a 3 o a 4, posso giocare a destra o a sinistra. Avremo il modo di entrare nel dettaglio quando riprenderanno gli allenamento, per ora mi ha dato il benvenuto.

Il gap con la Juve è irrecuperabile?
La squadra deve lottare, deve competere su tutti i fronti, campionato e coppa. L’appuntamento con il preliminare è quello che conta in questo momento, dobbiamo ragionare su questo, dobbiamo competere su tre competizione. La parola d’ordine deve essere competere, competere, competere.

Che differenze hai trovato nella preparazione atletica in Italia? Un tuo pregio? Un tuo difetto?
Tutti i campionati hanno le proprie caratteristiche, ci sono delle differenze con Spagna e Inghilterra. Il campionato italiano può adattarsi meglio alle mie caratteristiche. Sono appena arrivato, il mio punto di forza è quello di lottare sempre, essere una persona competitiva, che vuole vincere, speriamo di vincere dei titoli già da quest’anno.

Avresti mai immaginato di venire in Serie A? C’è un difensore a cui ti ispiri? Come vedevi la Roma da fuori?
Ho avuto l’occasione di giocare in Liga e Premier, ma il mio obiettivo era quello di giocare un giorno in Italia. Sono venuto in una squadra importante come la Roma, la più importante. E’ un orgoglio giocare per una tifoseria così appassionata, non vedo l’ora di giocare davanti al pubblico. Mi è sempre piaciuto Samuel, l’ho sempre seguito con affetto, dal Boca alla Roma. Un altro che ho sempre considerato un modello è Gabriel Milito.

Che ruolo ha avuto Baldini nella trattativa per portarti a Roma? Ci hai parlato?
No, non ho avuto l’opportunità di parlarci, lo avevo fatto quando ero arrivato al Tottenham. C’è stata una semplice trattativa tra Roma e Tottenham.

Hai ritrovato Perotti, cosa ti ha detto prima di venire?
Sì, Diego è un mio caro amico. Ero venuto a trovarlo a marzo, era appena arrivato ma già mi parlava in termini entusiastici della squadra e della tifoseria. Mi ha detto subito che era un grandissimo club. Poter condividere di nuovo con lui momenti di calcio è davvero bellissimo, è un orgoglio e un onore. Non è facile nel calcio moderno poter condividere con un compagno così tanti anni, prima 7 in una squadra e ora ci ritroviamo.

“Ho gia visitato la città, il nome Federico deriva dal fatto che mio nonno e mia madre sono italiani”.

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