Pagine Romaniste (F.Sereni) – In tanti aspettavano un nome per il ruolo di terzino, adesso è arrivato. Rasmus Nissen Kristensen è l’obiettivo principale per la fascia destra della AS Roma. La società sembra essere sul punto di fare un importante affare sul mercato trasferimenti, con il difensore che ha attirato l’attenzione dei dirigenti giallorossi. Ma non da quest’anno. Già nella scorsa stagione la società giallorossa ha provato a portarlo in Italia, ma la richiesta di 15 milioni era stata considerata fuori portata. Adesso c’è l’accordo col giocatore che ha già dato l’ok al trasferimento. Nelle prossime settimane arriverà l’intesa con la società inglese retrocessa in Championship. Nell’articolo analizzeremo le caratteristiche e le abilità di Kristensen, esaminando il suo potenziale impatto sulla squadra e l’adattamento alla Serie A, campionato più tattico della Premier League.

Chi è Rasmus Kristensen?

Rasmus Kristensen nasce in Danimarca, a Brande, l’11 luglio 1997. È qui che il giovane calciatore muove i suoi primi passi nel calcio giovanile per poi passare al Midtjylland, squadra con cui firma nel 2016 il suo primo contratto da professionista. Il 23 gennaio 2018 si trasferisce all’Ajax dove colleziona in totale 27 presenze, mettendo a segno una rete e 6 assist. Nell’estate del 2019 il Salisburgo acquista il terzino. Qui la consacrazione viste anche le 109 presenze fra tutte le competizioni, con 14 gol e 19 assist all’attivo. Questo è l’anno in cui ha disputato gli Europei Under 21 con la Danimarca. In Germania il laterale rimarrà fino al 2022, quando viene acquistato dal Leeds nonostante le avance da parte della Roma. Il danese totalizza 30 presenze, impreziosite da 3 gol e un assist, ma gli Whites a fine stagione retrocedono.

ABILITÀ TECNICHE E TATTICHE

Kristensen è un terzino atipico, molto strutturato fisicamente vista l’altezza di circa 1,87 metri. In conseguenza di ciò ha una buona confidenza con il gol soprattutto con le palle inattive. Nonostante l’altura, il danese gode di una ottima velocità che lo aiuta sia nei ripieghi difensivi che nelle diagonali. Noto per la sua versalità: può giocare sia da terzino che da esterno di centrocampo a destra. È dotato di una buona tecnica di base, capace di effettuare passaggi precisi sia in verticali che orizzontale a lungo raggio. Offre un buon tiro dalla distanza, con entrambi i piedi. Abilissimo nei tackle difensivi e nel recupero palla nella pressione costante sugli avversari. Piccola curiosità: ai tempi del Midtjylland era una delle prime scelte per il ruolo di rigorista.

ADATTAMENTO ALLA SERIE A E AL SISTEMA DI GIOCO DELLA ROMA

In caso di esito positivo della trattativa, Kristensen dovrà fare i conti con l’adattamento alla Serie A italiana e al sistema di gioco della Roma. Il terzino, abituato alla Premier League, avrà bisogno di tempo per adeguarsi alla tatticità del calcio italiano e alla richieste di Mourinho. In Inghilterra l’attenzione alla tattica è lasciata a desiderare e le squadre tendono ad aprirsi con più facilità, ma la struttura fisica e la velocità del classe ’97 potrebbe aiutarlo. Nell’ultima stagione la Roma ha utilizzato pressoché il modulo a 3, con qualche eccezione. Kristensen può occupare sia il ruolo di esterno a tutta fascia che il terzino in una difesa a 4 scambiandosi e alternadosi con Celik. Il difensore è nel pieno della sua carriera e ha ampi margini di miglioramento. La sua giovane età (25 anni) suggerisce un potenziale di sviluppo ancora più importante, rendendolo un investimento a lungo termine per il club.

POTENZIALE IMPATTO SULLA ROMA 

Il possibile acquisto di Rasmus Kristensen porterebbe benefici non indifferenti alla Roma. La mancanza di certezze da parte di Karsdorp, Celik ma anche Zalewski ha determinato nel corso della stagione difetti su quella porzione di campo. L’arrivo del danese porterebbe sicuramente fisicità in un ruolo dove manca, ma soprattutto dinamicità. L’abilità di arrivare in zona gol e gli assist portati a segno, sopratutto nelle stagioni a Salisburgo, non renderebbero vane le occasioni create dai giallorossi in fase offensiva. Probabilmente non sarà da subito titolare, ma si prospetta un ruolo di prima fascia dopo la fase di ambientamento.