Marcello De Vito, presidente sospeso dell’Assemblea capitolina è tutt’ora agli arresti domiciliari per il suo coinvolgimento in un’inchiesta sul nuovo stadio della Roma e ha rinunciato all’udienza davanti al tribunale del Riesame. Il tribunale della Libertà era chiamato a valutare il provvedimento cautelare per corruzione emesso nei confronti di De Vito dopo la decisione della Cassazione. L’udienza, fissata per oggi, è stata anticipata a ieri ma i legali di De Vito hanno optato per la rinuncia. “Le ragioni sono facilmente desumibili dalla motivazione della sentenza della Corte di Cassazione da correlarsi altresì alla disattesa opportunità che il nuovo riesame fosse assegnato ad un giudice diverso da quello il cui giudizio è stato cassato dalla Suprema Corte” hanno spiegato i suoi avvocati. Tra le motivazioni i giudici della Cassazione affermano che contro De Vito ci sarebbero congetture e dati non sufficientemente motivati dal gip per sostenere che facesse parte del gruppo criminale guidato dall’imprenditore Luca Parnasi. Il 20 settembre scadrà la misura cautelare degli arresti domiciliari e De Vito tornerà libero di sedere all’Aula Giulio Cesare. Lo scrive Leggo.