Corriere della Sera (G. Piacentini) – A Budapest aveva provato a regalare alla Roma l’Europa League, ieri sera Paulo Dybala le ha dato la possibilità di riprovarci il prossimo anno, segnando il rigore del 2-1 che ha piegato lo Spezia e rimesso la squadra giallorossa al sesto posto in classifica.

È stata una festa romanista, la conferma di un amore sbocciato tra la squadra e i suoi tifosi. La delusione di Budapest ha cementato il rapporto con questo gruppo e col suo condottiero José Mourinho, ieri assente dal campo ma che poi, rivolgendosi ai tifosi, ha fatto un gesto eloquente con l’indice: “Resto qui”.

Nel post partita il tecnico ha abbracciato tutti i suoi calciatori e raccolto l’applauso e i cori dell’Olimpico. “Un solo uomo al comando… José Mourinho per mille anni”, “Mou Roma è con te”, “Petto in fuori e sguardo fiero, Josè Mourinho sei il nostro condottiero”. Un messaggio chiaro anche per i Friedkin (ieri in tribuna Ryan, il figlio del presidente, ha incontrato il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli e l’ambasciatore americano Shawn Crowley).

Applausi anche per la squadra (unico fischiato Gini Wijnaldum nel prepartita e al momento del suo ingresso in campo), ringraziata per lo straordinario cammino in Europa League: “143 minuti di battaglia… avete onorato Roma e la nostra maglia… grazie di tutto ragazzi”. E ancora: “Non c’è sconfitta che possa scalfire la nostra fede… forza Roma nostra!”.

È finita con la squadra sotto la Sud a restituire indietro tutto l’amore ricevuto – quello di ieri sera è stato il sold out numero 33, più quello nel giorno della presentazione con lo Shakhtar e quello “virtuale” per la finale di Europa League – in questa stagione.

Non c’era Abraham, unica nota stonata di tutta la serata: l’inglese è entrato in campo nel secondo tempo al posto di Belotti ma dopo pochi minuti è stato costretto a uscire per un grave infortunio al ginocchio sinistro. È stato trasportato in clinica per gli esami di rito ma le sensazioni dal campo non erano buone: Abraham è uscito in lacrime e con le mani nei capelli per il dolore. Tra i protagonisti della serata Zalewski, autore del gol del pareggio. “È stata una partita molto intensa – le sue parole – per noi significa tanto rimanere nella zona Europa League. Era uno dei nostri obiettivi. C’era la possibilità di andare in Champions ma qualcuno e qualcosa ce lo hanno impedito”