Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Passi avanti per Paulo Dybala, ma non così importanti da poterlo considerare per una maglia da titolare. Di certo dopo l’allenamento di ieri la Roma ha la certezza di poter convocare l’attaccante argentino per la finale a Budapest, mettendo nel mirino il secondo tempo della sfida contro il Siviglia.

Un po’ come aveva fatto nel quarto di ritorno contro il Feyenoord, quando entrò in campo nella ripresa e segnò il gol a pochi minuti dalla fine della gara che permise alla squadra di Mou di andare ai supplementari e poi vincere la partita.

La speranza del tecnico è che la Joya possa essere allo stesso modo decisiva anche nella finale di Europa League, sfruttando al massimo i minuti a disposizione per aiutare i compagni ad alzare il trofeo. Ieri sicuramente il clima al Fulvio Bernardini era molto positivo, sia per il gruppo sia per Dybala che ha svolto tutto l’allenamento con il gruppo, forzando un po’ i carichi di lavoro ma senza gli esercizi che potevano comportare degli scontri di gioco.

Massima attenzione alla caviglia sinistra di Paulo, colpita duramente oltre un mese fa da Palomino durante la sfida contro l’Atalanta. Allenamento e terapie, sicuramente una giornata migliore rispetto alle ultime trascorse quasi esclusivamente sul lettino della sala di fisioterapia di Trigoria.

Dybala quindi ci sarà mercoledì: domani partirà con la squadra per Budapest e sarà a disposizione ma dalla panchina. Più che essere pronto, sarà a disposizione. Perché dopo oltre un mese dalla sua ultima partita da titolare (48 giorni, la partita contro il Feyenoord del 13 aprile) e soltanto due spezzoni di gara giocati contro l’Inter (19 minuti) e nell’andata contro il Leverkusen (13 minuti), il ventinovenne non sarà in forma: mancherà il ritmo partita, la condizione atletica migliore per essere ai suoi livelli dal primo minuto.