Di misura

AS Roma Match ProgramĀ (T. Riccardi) – Claudio Ranieri ha ricominciato da dove aveva iniziato. Vincendo 2-1, contro una squadra toscana. Era andata esattamente cosƬ la prima volta sulla panchina della Roma, un successo di misura in rimonta in trasferta con due reti segnate e una incassata. Maccarone portò in vantaggio i bianconeri di Giampaolo, Mexes e Riise ribaltarono il parziale dando i primi tre punti ai giallorossi in quel campionato e al tecnico nato a San Saba. Andò cosƬ il 13 settembre 2009, ĆØ andata più o meno allo stesso modo nel giorno del ā€œwelcome backā€ di Ranieri alla Roma. 11 marzo 2019, Roma-Empoli 2-1, reti di El Shaarawy, autogol di Jesus e inzuccata decisiva di Schick. Stesso risultato, con modalitĆ  diverse. Non in rimonta, con altri interpreti in campo. In casa e non in uno stadio ostile. GiĆ , ostile. PerchĆ© quel pomeriggio di dieci anni fa De Rossi fu beccato dai sostenitori del Franchi con un coro offensivo per la sua famiglia. Lui, di tutta risposta, cercò di andare sotto il settore della Robur, salvo poi essere distolto dall’abbraccio dei compagni. Andò cosƬ. 2-1, con marcatori differenti sul tabellino. Ranieri ha ripreso cosƬ, con una vittoria e con il risultato più ricorrente nella sua esperienza romana. Il 2-1, appunto, uscito in 17 partite sulle 48 vittorie complessive ottenute con la sua gestione tecnica. Il 2-1 può essere definito il suo punteggio ā€œmanifestoā€. Manifesto della tenacia di non mollare mai e della concretezza dell’allenatore. Concretezza che sta cercando di riportare alla squadra, restituendo concetti basici per restituire tranquillitĆ  al reparto arretrato e nei calciatori più sfiduciati: ā€œLa Roma ha incassato tanti gol da situazioni di nostra costruzione, ho detto alla squadra di mettere la palla lunga e andare sulla seconda palla. Sono partite da vincere con raziocinio. I gol li fanno gli attaccanti e dovevamo stare attenti a non prendere i loro contropiede. I ragazzi erano abituati a stare più larghi e più alti, giocavano col 4-3-3. Io invece voglio che siano più compatti. Ho chiesto l’ABCā€. Queste le parole rilasciate dopo la gara con l’Empoli. Vinta 2-1. Con il 2-1, Ranieri ha dato le più belle soddisfazioni ai tifosi romanisti. ƈ stato il risultato della sua prima vittoria (come giĆ  scritto, a Siena). Il 2-1 al Bologna, sempre tra le mura amiche, da cui partƬ la striscia di 24 partite utili consecutive. CosƬ come il 2-1 sull’Atalanta all’Olimpico, che significò sorpasso sull’Inter di Mourinho. ƈ stato il risultato delle affermazioni sull’Inter e sulla Lazio che – per qualche settimana – significarono primato. Con l’Inter andarono a rete Toni e Taddei. Con la squadra della regione fu Vucinic a diventare il protagonista assoluto trasformando un rigore e una punizione. O il 2-1 al Siena al ritorno, cross di Pit e tacco di Okaka. Di misura. Poi c’è l’1-0, il secondo risultato più ricorrente per Ranieri. La sua Roma ha vinto per 1-0 in 10 occasioni. Il primo 1-0 arrivò con la stracittadina del 6 dicembre 2009. Quella con la coreografia a tutto settore con la scritta ā€œCurva Sud Romaā€. La partita fu decisa da un colpo di Cassetti al minuto 77. 77 come il numero della sua maglia. ā€œUn derby cosƬ non s’è mai visto, l’ha risolto Cassetti di stinco. Cassetti di stinco, Cassetti di stinco, non ci posso credereā€, fu l’esultanza negli spogliatoi di De Rossi, svelata dall’ex dirigente Gian Paolo Montali qualche tempo dopo. Mentre, l’ultimo 1-0 di CR1 fu un Cesena-Roma passato agli almanacchi con l’autorete del difensore argentino Maximiliano Pellegrino. Ricapitolando, 17 vittorie per 2-1 e 10 per 1-0. 27 su 48 successi complessivi tra campionato e coppe. Circa il 60% delle volte s’è vinto con un gol di scarto. Costruendo le fortune prima sulla difesa e poi sull’attacco. Ciò di cui ha bisogno la Roma oggi per tornare a sentirsi sicura. NormalitĆ . E vittorie di misura.

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