Samuel Dahl, direttamente dal ritiro della nazionale della Svezia U21, ha raccontato a Fotbollskanalen il suo primo periodo a Roma. Queste le sue dichiarazioni:
“È stato bello. Ci sono molte cose pratiche da sistemare, ma ora è tutto risolto e posso concentrarmi completamente sul calcio. È molto più di quanto si pensi. Devi trovare una casa, una macchina. Ma ci sono persone nel club che ti aiutano con tutto ciò di cui hai veramente bisogno. So di essere in uno dei migliori club del mondo. Quindi c’è competizione e un livello estremamente alto. Ma sapevo anche di essere pronto per quello. Si tratta di prepararsi per un momento difficile e di avere l’atteggiamento giusto. Ho firmato un contratto di cinque anni, quindi è un progetto a lungo termine”.
Sul rapporto nello spogliatoio: “Mi sono trovato bene con Artem Dovbyk, anche lui è un giocatore nuovo. Ci siamo frequentati molto da quando è arrivato. Abbiamo chiacchierato molto. Tutti gli altri parlano soprattutto in italiano. Ho iniziato a studiare un po’ la lingua. Qualcuno nel club può aiutarmi, ma sto anche imparando a casa con delle app. Io e la mia ragazza seguiremo un corso o qualcosa di simile per imparare più velocemente“, ha aggiunto.
Su Daniele De Rossi: “Una persona importante non solo per la sua carriera, ma anche per la persona che è nel mondo del calcio. È bello giocare sotto la sua guida. Il primo incontro è stato surreale. È difficile pensare di essere nello stesso spogliatoio di queste persone così importanti. È fantastico e devo dire che sono molto orgoglioso”.
In merito all’esclusione dalla lista Uefa per la fase campionato di Europa League Dahl ha raccontato: “Io e De Rossi ne abbiamo parlato, quindi su questo siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ne abbiamo parlato tra di noi. Ho ascoltato quello che ha detto l’allenatore e ora devo solo lavorare”. “Dimostrerò in allenamento chi sono, cosa so fare e in cosa voglio contribuire. Poi sarà sempre lui a decidere. Voglio solo mostrare le mie qualità e poi, quando ne avrò l’occasione, voglio impressionarlo”.
Sulla Nazionale: “La nazionale è il sogno di ogni ragazzo. Spero di poterci arrivare. Poi mi rendo conto che per arrivarci devo giocare. C’è competizione sia in nazionale sia nel club”.
Fonte: done_art10