Il Messaggero (G. Lengua) – Una certezza in attacco c’è e si chiama Romelu Lukaku. Non è poco, anzi. Può fare la differenza con una giocata, una sponda, un movimento. Insomma, è il campione che cambia l’identità della squadra. Come Dybala che con lui ha trovato la sintonia, peccato però che non riesca ad essere continuo per via dei ricorrenti infortuni. Con l’assenza dell’argentino, Mourinho dovrà cercare il partner ideale per Big-Rom. Il maggiore indiziato è Azmoun che ha superato il sovraccarico al polpaccio rimediato con la Fiorentina. È stato impiegato 26 minuti col Bologna e domani potrebbe partire titolare contro il Napoli.

Non solo Sardar, ma per quel posto concorre anche Belotti se non fosse che ha inanellato quattro panchine consecutive contro Lazio, Udinese, Sassuolo e Fiorentina. Ma quando è stato chiamato in causa con il Bologna, non si è imposto. Una scelta “rivoluzionaria” sarebbe schierare Pellegrini in posizione più avanzata. Quest’anno è mai accaduto dal primo minuto. Avvicinandolo alla porta potrebbe ritrovare la fiducia, magari anche segnando un gol. Ultima possibilità è El Shaarawy, ma potrebbe servire sulla sinistra dato che Spinazzola non è al meglio. Così come Mancini che ieri si è allenato a parte per la pubalgia.