Cori, caroselli, milioni in cassa. La spettacolare qualificazione ne porta altri 7,5: un totale fin qui 10 volte più grande

Corriere dello Sport (E.Intorcia) – Questa notte è ancora loro, dei tifosi romanisti: ma chi sarà riuscito a prendere sonno? Tutti in strada, tutti in coda. Ma in una notte come questa è tutto più bello, il traffico e pure le buche: non sono trappole da schivare, ma puntini da unire, come in quel gioco della rivista di cruciverba, per far venire fuori un disegno, una mappa che porta a Kiev, perché è giusto sognare dopo una impresa così. E’ solo aprile, ma sembra una di quelle calde notti d’estate, una di quelle notte da atmosfera mundial, quando bisogna ritrovarsi tutti insieme, per strada. Da quanto non succedeva ai tifosi giallorossi? Da tanto, troppo tempo. A Monteverde c’è un signore che urla nella telecamera del suo telefonino: «Un sogno, un sogno, non ci credevo, ma lui sì, Nerone sì!». E’ Carlo Verdone, non sta nella pelle. Ci vorrebbe uno dei suoi tanti alter ego, Armando Feroci, per risolvere la questione del Lungotevere. Forse, perché c’è poco da fare: “a Roma nun se score”, non stasera, non dopo un tre a zero al Barcellona strapotente e pure strafottente, quello che ha vinto tanto e tutto, quello che pensava di essere già in semifinale.

EUFORIA – Al fischio finale intorno all’Olimpico è già il delirio. Pochi minuti e clacson impazziti. A via della Pineta Sacchetti, snodo per chi vuole andare verso San Pietro ma pure a Nord, sulla Cassia, partono i primi caroselli: chi era a casa, a guardarla in tv, si affaccia al balcone e fa festa con chi è in macchina. Lo stesso succede sul Lungotevere della Vittoria, in zona Prati. Da Nord a Sud è una processione scandita solo da misteri gloriosi: uno, due, tre, ma quant’era bella la Roma? Tutti in coda, andando verso Trastevere o tagliando verso Piazza del Popolo, direzione Muro Torto. Tutti lì, tutti insieme, anche chi dovrebbe andare da tutt’altra parte. «Erano anni che i romanisti non facevano festa così», raccontano dall’auto accanto. Si abbassa un altro finestrino: «Li abbiamo puniti, questi del Barcellona. Presuntuosi, non hanno fatto neanche riscaldamento, e poi hanno perso sempre tempo in campo…».

VERSO SUD – E intanto dall’altra parte della città, a Trigoria, chi non era allo stadio si fionda subito ad aspettare la squadra. Quanti erano? Centinaia, tutti orgogliosi, tutti vestiti di giallo e di rosso. «Forza Roma alè, voglio solo star con te», cantano a squarciagola, gonfiando il petto. Sì, perché da questa notte la Roma è tra le quattro migliori squadre d’Europa.

SALDO CHAMPIONS – Ma quanto vale questa semifinale? Altri 7,5 milioni a quanto già guadagnato sul campo per un totale di 77,1 milioni di euro! Se questa sera anche la Juve dovesse approdare in semifinale, la quota variabile di market pool scenderebbe a 20 milioni di euro, portando il totale a 75,7 milioni.

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