Conte: «Eravamo improvvisati. Cambio modulo? E’ colpa mia»

La Gazzetta dello Sport – Ha rischiato di essere il primo infortunato della partita quando Gona­lons lo ha travolto nell’area tec­nica. Nella ripresa, si è beccato un richiamo verbale da parte dell’arbitro Skomina che, in ita­liano, gli ha urlato «basta». Conte è stato acclamato dai ti­fosi del Chelsea nei primi minu­ti della gara e ha risposto con un applauso al coro «Antonio­oo». Nelle sue parole, emerge forte lo spirito di autocritica. Conte si assume le responsabi­lità per il cambio di modulo che ha creato diversi problemi al Chelsea: «Abbiamo sofferto contro una squadra che ha im­posto il possesso palla. Anche nel primo tempo, quando ab­biamo segnato i primi due gol, abbiamo avuto diversi proble­mi. Il cambio di modulo non si è rivelato una scelta felice, ma quando sei in difficoltà devi provare a modificare qualcosa e sei costretto in qualche modo a rischiare, per proteggere anche calciatori che stanno scendendo in campo senza tirare mai il fiato. Non è però un alibi. Ci ho messo del mio in questa serata piena di dif­ficoltà. Mi assumo le respon­sabilità di questa mossa che ci ha costretto a giocare in qualche modo contro natura ed è chiaro che non posso es­sere soddisfatto di questo ri­sultato. Nella ripresa abbia­mo scelto una strada diversa e alla fine è stata una mossa indovinata. Ho sostituito Luiz perché aveva problemi ad un polpaccio e io in que­sto momento non posso per­mettermi di perdere altri giocatori».

MEA CULPA – Conte è spietato con se stesso: «In tutto que­sto, va elogiata la Roma, ha giocato veramente bene e ha grande merito per il risulta­to, ma noi abbiamo lasciato troppo campo e troppo pos­sesso all’avversario. Non vado a casa soddisfatto perché con le mie decisioni ho tolto certezze alla mia squadra e questo non va affatto bene. Ci sono momenti in cui un allenatore deve riflettere sul suo operato ed è quello che io devo fare». Conte dà an­che una stoccata a Mou­rinho che ha parlato di alle­natori che si lamentano per avere troppi giocatori infor­tunati: «Mou pensi alla sua squadra».

HAZARD – L’analisi del belga, alla seconda doppietta in Champions dopo quella del 2014 al Maribor , è lapidaria: «Buon risultato per entram­be, ma quando vinci 2-­0 in casa non puoi rischiare di perdere. Per noi non è stata una serata facile, ora cerche­remo di vincere a Roma».

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