La gazzetta dello Sport (E. Zotti) – Il capitano è pronto a tornare al timone. Contro il Lecce l’assenza di Lorenzo Pellegrini è pesata… eccome. Se a questo si unisce la mancanza di Paulo Dybala, gran parte dei motivi del passo falso giallorosso in Salento sono presto spiegati. La sensazione però è che alla squadra di De Rossi siano mancati “i muscoli del capitano” (come direbbe Francesco De Gregori). Per questo, la notizia del ritorno del numero 7 in un derby in cui la Roma si gioca gran parte delle chance di restare in corsa per il quarto posto è forse la migliore che ci si potesse aspettare.

Non solo perché Lorenzo dall’arrivo di De Rossi in poi si è affermato come uno dei migliori centrocampisti nei top campionati europei realizzando 5 delle sue 7 reti in campionato (solo Foden e Koopmeiners hanno segnato di più tra i centrocampisti). Pellegrini ha un altro valore aggiunto, che rende la sua presenza ancor più attesa: quando affronta la Lazio, sfodera colpi da maestro come dimostrano il gol di tacco segnato nel primo derby giocato da capitano il 29 settembre 2018 e la pennellata su punizione nella stracittadina del 20 marzo 2022. In entrambe le occasioni le reti del ragazzo cresciuto a Trigoria hanno coinciso con il successo dei giallorossi (3-1 il primo, 3-0 il secondo). Insomma, quando Lorenzo segna la Roma batte la Lazio.

Adesso ha l’occasione di tornare a colpire con l’allenatore che lo ha reso nuovamente indispensabile per questa squadra, considerando che dal cambio in panchina Pellegrini ha saltato solo un match per squalifica – quello di Lecce appunto – disputando nove gare di campionato e quattro di Europa League in cui è partito titolare undici volte. Ora muore dalla voglia di migliorare ancora la statistica. E riportare la sua Roma a vincere il derby.