Il Tempo (F. Biafora) – Nella seconda metà della scorsa stagione, Soulé aveva già mostrato ciò che sta confermando partita dopo partita: essere un trascinatore della Roma. Ha aperto le danze nella trasferta in Scozia con il suo quarto gol stagionale, frutto anche della fiducia di Gasperini, che lo ha schierato titolare sin dal primo minuto.
Il tecnico, fin dal ritiro estivo, ha lavorato sulla postura e sulla posizione dell’ex Juventus per proiettarlo maggiormente verso la porta e renderlo più incisivo tra le linee, creando così scompiglio nelle difese avversarie.
Ci sono poi due assist e due reti annullate (contro Pisa e Parma), oltre al rigore sbagliato con il Lille. In Serie A, secondo i dati FotMob, Soulé è secondo solo a Svilar per rendimento complessivo. Nel dettaglio: primo per dribbling riusciti e per possessi recuperati nell’ultimo terzo di campo, primo (insieme a Dybala) per occasioni create ed expected assist. È inoltre secondo per gol nei 90’ e per expected goal nello specchio, terzo per expected goal totali, tiri ed expected assist ogni 90’.
«Spero di poter vincere qualcosa in questi tre anni, voglio farlo con la Roma il prima possibile. Questo è un progetto che vuole rimettere la Roma dove merita di essere», aveva dichiarato nell’intervista a Il Tempo durante il ritiro estivo in Inghilterra. Un obiettivo ambizioso, come la convocazione con l’Argentina (che Scaloni per ora gli nega), ma che Soulé sta provando a raggiungere con prestazioni di alto livello, contribuendo a riportare la Roma in Champions.
Il salto di qualità più evidente che può compiere resta quello negli uno contro uno, dove la sua capacità di saltare l’uomo è già una delle sue doti migliori. Migliorare in questo aspetto significherebbe potenziare anche il rendimento dell’intero reparto offensivo.
Magari già a partire dalla sfida di domani contro l’Udinese, ultima gara prima della sosta, in cui Soulé dovrebbe tornare nel tridente offensivo con Dovbyk e Pellegrini, per mantenere la Roma stabilmente nei piani alti della classifica.



