Chiesa: “Sì, è una grande Fiorentina”

Se Rudi Garcia avesse visto la partita, gli sarebbe stato gioco facile commentare: «Abbiamo riportato la Chiesa al centro del villaggio». E quando parliamo di Chiesa, stavolta, non c’entra più la povera, derelitta Roma, umiliata come solo il Manchester United e il Bayern Monaco avevano saputo fare, ma un ragazzo che di nome fa Federico e che – con le braccia alte verso il cielo – parla col suo capitano (per sempre) Davide Astori per ringraziarlo di una tripletta che entrerà nella storia di questo club. Per questo adesso Chiesa è davvero al centro del villaggio. Quello globale, impastato di tifo e affari, che lo vorrebbero presto o tardi in viaggio verso la nobiltà mondiale. Ma qui a Firenze nessuno ha voglia di pensarci, anche perché una cosa è certa: davanti agli occhi del c.t. Mancini, felice in tribuna, pare chiaro come nel panorama del nostro calcio nessuno in questo momento sia più in vetrina di lui. «È stata una grande partita – spiega lo stesso Federico –. Pensiamo poco a questa grande vittoria perché domenica ricomincia la corsa per l’Europa e sarà importantissimo continuare in questo momento positivo. Lavoro molto e devo ringraziare tutti: allenatore, magazzinieri, staff, compagni, amici, la mia famiglia. Questa tripletta è per tutti loro, che anche nei momenti difficili sono stati accanto a me. Anche quando non segnavo. Ora siamo tutti felici perché questa Fiorentina gioca bene, approccia in maniera perfetta le partite e lotta. Questo mi rende felicissimo. Muriel? Luis è un grandissimo giocatore. Gioca per la squadra, fa gol, ha esperienza ed è anche un bravo ragazzo. Abbiamo fatto gruppo e si vede in campo». Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

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