Corriere Dello Sport (A.Polverosi) – Questo campionato sembra uno di quei Paesi africani dove la ricchezza è spartita fra pochi e la povertà è di molti. Una forbice esagerata sta penalizzando l’equilibrio che in decenni di Serie A non era mai mancato. Così accade (o può facilmente accadere) che le quattro squadre ancora in corsa per i due posti in Champions League decidano il proprio destino quasi esclusivamente negli scontri diretti. Per dare un’idea, oggi fra l’Inter (ultima in gara per la Champions) e il Palermo (primo in zona-retrocessione) ci sono 39 punti. In mezzo, a parte Empoli, Palermo, Crotone, Atalanta, Milan e (se ci allarghiamo) Fiorentina, troviamo squadre già… arrivate.
GLI SCONTRI DIRETTI – Mancano 10 giornate alla fine, Roma, Napoli, Lazio e Inter, con possibilità diverse in base alla classifica attuale, sono lanciate verso una grande volata. In questi 900 minuti che ogni squadra deve giocare, ci sono 4 scontri diretti, gli ultimi due nella stessa incredibile giornata, la numero 15, in programma per ora il 30 aprile: Roma-Lazio e Inter-Napoli. Oggi la squadra di Inzaghi ha 6 punti in meno della Roma, ma prima di quel derby ce ne sarà un altro, il ritorno della semifinale di Coppa Italia, che può incidere, quanto meno sul piano psicologico, anche sul campionato. All’andata la Lazio ha battuto 2-0 la Roma e, se la elimina dalla Coppa, può farle paura anche nella corsa europea. Il distacco è notevole, ma quel giorno si può riaprire tutto. Anche perché alla 12ª giornata (esattamente domenica 9 aprile alle 20,45 allo stadio Olimpico) si giocherà il primo scontro diretto fra Lazio e Napoli. E’ in quella partita che Inzaghi può fare il salto. Si giocherà dopo le due gare di Coppa Italia, particolare non trascurabile, con tutto quello che ne può conseguire: entusiasmi, scoramenti, polemiche, eccetera. Alla penultima giornata (per lo spettacolo si spera che conti sempre per la Champions) l’ultimo scontro diretto sempre all’Olimpico fra Lazio e Inter. Come si vede, la Lazio ha molto, se non tutto, nelle sue mani: giocherà a Roma (contro i giallorossi sarà in trasferta) con tutt’e tre le sue concorrenti e, se fa 9 punti, il distacco di oggi si affievolisce se non addirittura svanisce.
VARIABILE JUVE – I campioni d’Italia entrano come ospiti… indesiderati in questa corsa Champions per disturbare il calendario del Napoli e della Roma. Nel primo caso, l’infuocato ritorno della semifinale di Coppa Italia sarà il posticipo della sfida di campionato, ma in quei giorni il San Paolo per i bianconeri sarà simile a un girone dell’inferno. A Roma, invece, la Juve giocherà alla terz’ultima di campionato: se la distanza fosse ancora quella attuale (i bianconeri hanno 8 punti di vantaggio) la squadra di Spalletti avrebbe l’obbligo di non consegnare agli storici rivali il loro sesto scudetto proprio all’Olimpico. Sarebbe uno smacco pesante per il mondo romanista. L’Inter non avrà un fastidio simile, però qualche piccola noia sì: la squadra di Pioli ha il derby all’ora di pranzo per la goduria dei cinesi, la giornata seguente andrà a Firenze contro i viola che potrebbero (serve un condizionale sostenuto) tornare in corsa per l’Europa League e giocherà poi a Marassi contro il Genoa che potrebbe cercare ancora i punti-salvezza.
IL FINALE – Se ci limitiamo ai prossimi due turni, prendendo come proiezione quanto accaduto in tutto il campionato fatichiamo a pensare che per Lazio, Roma e Inter possa esserci qualche intoppo. Il Napoli, che domenica giocherà a Empoli sul vecchio campo di Sarri, fa eccezione perché è atteso poi dalla Juve. Il finale del giallo non è già scritto, anzi. Si conosce probabilmente il nome dell’assassino (lo stesso che “uccide” il campionato da 5 anni), ma non dei suoi complici. Almeno con loro ci divertiremo fino all’ultima pagina.