Gazzetta dello Sport – I talenti svenduti

Con un meno di decimo di quello che è stato pagato al Wolfsburg per avere Kjaer per la sola stagione 2011-12, il Crotone si prenderà metà cartellino di Florenzi, miglior giocatore (con Insigne del Pescara) dell’ultimo campionato di serie B. Mettendoci sopra altri 250.000 euro (totale 500.000, ovvero quanto è stato pagato di bonus alla quinta presenza di José Angel) potrà tenersi anche la comproprietà di Stefano Pettinari, che quest’anno non è partito titolare (segnando comunque 4 gol, nell’equivalente di 8 partite intere), ma che nella Roma di Ranieri era considerato un ragazzo prodigio, e a vent’anni non può essere già un talento perduto.

CRESCITA CRESCENZI Lo scorso anno, sempre a Crotone, la Roma dirottò in prestito Crescenzi, che giocò una grande stagione, conquistando l’under 21: anche in quel caso la società calabrese aveva il diritto di riscatto, ma (al contrario di Florenzi e Pettinari) era stata inserita una contro-opzione. La Roma versò 170.000 euro e se lo riprese, mettendolo a disposizione di Luis Enrique. Poi lo spagnolo si fissò che quel piccoletto che sulla fascia correva come un treno era un difensore centrale, e Sabatini, che lo considerava un bel terzino – non certo inferiore a Cicinho e José Angel – dovette di malavoglia cederlo in prestito.

ASTA STOAIN Con Crescenzi hanno preso la strada di Bari Stoian e Sini: per il primo contratto blindato, e infatti tornerà a Roma senza sorprese, per gli altri Angelozzi (quello che ai tempi del Lecce per Vucinic ottenne un contratto di una mezza dozzina di commi, al termine dei quali la seconda metà del cartellino, a trattativa libera, costò alla Roma 12 milioni di euro) ha avuto il diritto di riscatto sulla metà. Poi Sini è passato al Livorno — che in caso di salvezza terrà la comproprietà — mentre Stoian è esploso, come non aveva mai fatto in Primavera o l’anno scorso a Pescara. Al Bari hanno chiesto informazioni in tanti, da Conte — che da quelle parti si è tenuto parecchi amici — al Genoa, fino allo Zenit: la squadra pugliese, con serissimi problemi nel pagare gli stipendi, riscatterà metà cartellino per 300.000 e spera di incassare dieci volte tanto. Il romeno era uno di quelli che il Catania avrebbe accettato in cambio della liberatoria per Montella, ma prima la Roma dovrà riprenderselo.

BERTOLACCI SUL FIUME Per Caprari il Pescara era stato chiaro: o ci date il riscatto almeno su metà cartellino (1,2 milioni, verrà esercitato a breve) o resta in Primavera. E la Roma, pur di farlo lavorare con Zeman, ha accettato. L’errore, semmai, è stato fatto con Bertolacci, ceduto in prestito senza rinnovargli un contratto in scadenza 2013. Si proverà a farlo ora, ma nel biennio di Lecce il ragazzo ha segnato gol belli e pesanti e le offerte non gli mancano: aspetterà sulla riva del fiume, e se la Roma non busserà con i piedi se ne andrà a parametro zero.

Gazzetta dello Sport – Francesco Oddi

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