Cambio di rotta: il ds ora può restare

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Il Corriere dello Sport (G.D’Ubaldo) – Sabatini si riprende la Roma. Il direttore sportivo ha confidato ad alcuni amici che resterà in giallorosso. Lo scenario sta cambiando, sussurano a Trigoria. Il direttore sportivo non ha mai dato formalmente le dimissioni, aveva manifestato a Pallotta il suo disagio e la volontà di interrompere il rapporto con una anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto. Nelle ultime settimane ci sta ripensando. Dopo il cambio di allenatore aveva detto al presidente che voleva andare via. Aveva chiesto di rescindere il contratto, ma da parte della società non aveva mai ricevuto la liberatoria. Ora vuole portare al termine il suo lavoro. Presto ci sarà il chiarimento con Pallotta, in arrivo a Roma la prossima settimana. Ma intanto il Bologna, dopo aver chiuso con Corvino, ha abbandonato la pista Sabatini, virando su Bigon. Una mossa indicativa, considerati i rapporti tra Fenucci e il direttore sportivo giallorosso. Sabatini si era impegnato, allettato dalla possibilità di tornare a lavorare con l’amministratore delegato, con il quale si era trovato bene a Roma. Ma quando aveva accettato la corte del Bologna era il periodo più buio della sua esperienza romana. Le cose negli ultimi tempi sono migliorate. E gli amici capiranno i suoi ripensamenti.

DETERMINANTE LUCIO – Il rapporto con Spalletti è buono e questo è uno degli elementi che stanno convincendo Sabatini a cambiare idea. il tecnico toscano in pochi mesi ha cambiato gli equilibri di Trigoria. E’ tornato con un carisma con il quale si è ritagliato un ruolo centrale. Proprio quello che serviva alla Roma, smarrita nelle incertezze del passato. Sabatini era dell’idea di non cambiare, avrebbe preferito proseguire con Garcia fino alla fine della stagione. Ma oggi è intrigato dalla possibilità di proseguire il suo lavoro con Spalletti, del quale ha apprezzato il lavoro e condivide la filosofia di calcio.

RICHIESTA – L’allenatore aveva chiesto a Pallotta di fare il possibile per trattenere Sabatini e ha piacere che la situazione sia cambiata. Il presidente si è fidato dei suoi collaboratori e del tecnico che ha risollevato la Roma. Non ha mollato Sabatini, non lo ha liberato per permettergli di impegnarsi con il Bologna. Il direttore sportivo non avrebbe preso in considerazione altre soluzioni: in caso di rottura con la Roma o il Bologna, oppure sarebbe rimasto fermo per un anno, magari facendo consulenze in giro per il mondo. Per Sabatini sarebbe stato traumatico un distacco dalla Roma e non si sarebbe mai messo contro la società che gli ha dato piena autonomia in questi cinque anni.

LA VIRATA DI FENUCCI – Il Bologna ha dovuto prendere atto della scenario che sta cambiando a Roma. Non poteva aspettare ancora Sabatini senza avere più la certezza che potesse cominciare a lavorare per il club rossoblù da luglio. Il direttore sportivo è talmente immerso nel mercato della Roma da non poter pensare di lasciare a lavoro in corso. Nelle ultime stagioni ci sono state situazioni che avevano portato Sabatini a prendere una decisione comunque dolorosa. Le critiche per le operazioni di mercato della passata stagione, il quinto cambio di allenatore in cinque anni. Ma ora lo scenario sta cambiando. Il mercato della Roma sarà complicato e richiederà scelte dolorose, ma Sabatini è il tipo che accetta le sfide.

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