Cagliari, Maran: “L’approccio è stato negativo. Se sei sotto di due gol dopo 7 minuti diventa tutto più difficile” – VIDEO

Rolando Maran, allenatore del Cagliari, al termine della gara contro la Roma ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:

MARAN IN CONFERENZA STAMPA

La squadra è apparsa poco motivata…
Le motivazioni non devono fare la differenza. Non siamo riusciti a essere i soliti, abbiamo fatto una partenza sciagurata che ha condizionato tutta la partita. Non avrei mai immaginato una partenza simile in settimana, ci siamo allenati a grandi ritmi, con voglia di far bene. L’inizio non è stato dei migliori purtroppo. Probabilmente può essere vero che dal punto di vista nervoso, in questa lunga rincorsa, abbiamo pagato qualcosa, ma dobbiamo circoscrivere questa parentesi e dare forza a tutto quello che di buono abbiamo fatto fino a questo momento. Non esiste di avere meno motivazioni degli altri.

La vittoria del Bologna ha condizionato le motivazioni della sua squadra?
Dobbiamo andare forte, la squadra deve andare forte, punto. Se siamo arrivati a 40 punti a 5 giornate dalle fine è perché la gara l’abbiamo fatta sempre con noi stessi, non abbiamo mai fatto calcoli. Siamo andati sempre con l’acceleratore schiacciato. Ci sta che dopo tanto correre si cali a livello nervoso, ma ripeto ci siamo allenati a mille anche questa settimana e dobbiamo far sì che l’inizio di questa partita si circoscriva ad un episodio ma sta a noi. Non deve essere una consolazione né un alibi ma è fisiologico cadere in una prestazione ottimale e poi se incontri la Roma è una cosa che va messa nella lente di ingrandimento.

Hai la sensazione che le altre squadre stiano prendendo le misure al Cagliari?
Non era ancora iniziata la partita e perdevamo 2-0, non è conoscersi o meno che fa la differenza. Essere 2-0 a Roma dopo 7 minuti, cadono tutti i ragionamenti. Alla fine di un campionato si conoscono le peculiarità delle squadre. Mi fa piacere che ci venga riconosciuto un marchio di fabbrica.

Pastore?
Mi aspettavo Schick, ma non è che cambia molto. Sono due giocatori di grandissima qualità. Io onestamente fatico a giudicare gli avversari perché sono concentrato sui miei giocatori. Hanno fatto una buona gara, noi non abbiamo fatto altrettanto bene.

Il decimo posto è ancora alla portata…
Il presidente ci ha dato uno stimolo importante, ci mancherebbe che giochiamo per perdere posizioni, cerchiamo di consolidarle. Ci teniamo a stupire, però non dobbiamo perdere di vista che questa squadra ha corso tanto per essere qui a cinque partite dalla fine in questa situazione. Che non si voglia lasciare nulla di intentato è volontà di tutti quanti, non è che una partita con la Roma deve farci cambiare idea, sicuramente abbiamo sbagliato. Abbiamo qualche domanda perché in questo lungo periodo abbiamo speso molto, e in modo inconscio l’abbiamo pagato. C’è la volontà di riaccelerare, c’è una partita difficile al prossimo turno, siamo ben consci del nostro dna, di cosa abbiamo bisogno per dare del filo da torcere a tutti. La voglia di stupire e di scalare posizioni c’è, non è una sconfitta che deve cambiare le cose.

MARAN A SKY

Essere arrivati con la pancia piena può aver giocato un brutto scherzo?
L’approccio è stato negativo ma la settimana non faceva pensare questo. Se sei sotto di due gol dopo 7 minuti diventa tutto più difficile. La settimana non mi aveva fatto presagire questo, anzi. Dobbiamo continuare ad avere la voglia di correre. Noi dobbiamo fare diversamente perché abbiamo fatto un bel percorso fino a qua e vogliamo chiudere bene. Quando il Cagliari non riesce a mettere in campo determinate cose va sotto di due gol e non dobbiamo nonostante giocassimo contro la Roma.

State lottando contro la Fiorentina per il decimo posto, sareste l’unica nuova squadra ad entrare nelle prime 10 rispetto alla scorsa stagione…
Il nostro obiettivo era fondamentale e oggi l’abbiamo ottenuto ma questo non ci deve far abbassare le nostre motivazioni. Dobbiamo dimostrare che siamo gli unici ad aver cambiato rotto e questo deve essere uno stimolo molto importante e un motivo d’orgoglio. Dobbiamo subito ricaricare, ripartire e finire queste ultime 4 partite come abbiamo fatto fino a questo momento.

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