Butti (Pdl): “Legge sugli stadi necessità ineludibile”. Beretta: “Testo del senato di altissima qualità”

Di questi tempi la legge sugli stadi sembra essere diventata una priorità, la politica naturalmente non può rimanere fuori dal dibattito: Alessio Butti, senatore del Pdl e primo firmatario del disegno di legge sugli stadi dice la sua opinione a Gr Parlamento: “La legge sugli stadi è indispensabile per l’economia, il sistema calcio e per i comuni. Il Senato all’unanimità in commissione, nell’arco di due mesi e mezzo, ha licenziato un testo che aveva ottenuto il gradimento della Lega, della Federazione, dei comuni, del credito sportivo, anche della Croce Rossa forse… C’era l’unanimità totale su un testo che non ammetteva speculazioni di nessun genere.” Spiega ButtiPoi prosegue:  “Noi speriamo che, non avendo apportato (la commissione cultura della Camera ndr.) significative modifiche, essendo rimasto il cardine, ossia la velocizzazione di termini e procedure, visto che ci sono tanti privati pronti ad investire ma chiedono di remunerare in tempi brevi l’investimento, si possa andare avanti. Il Senato cosa fara? Ho grande fiducia nell’amico Barbieri (capogruppo Pdl della commissione cultura della Camera ndr.).” Infine il senatore conclude: “Ai privati non vengono concesse deroghe, non è consentito di costruire Manhattan nel centro storico di Lucca, ma di costruire strutture che consentano di far vivere l’impianto sette giorni su sette. Anche io sono convinto che il Senato avesse licenziato un testo equilibrato e tutti avevano espresso un giudizio positivo, ho grande fiducia nei colleghi della Camera e nel sottosegretario Crimi.”

Sull’argomento interviene anche Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A: “Non è pensabile di utilizzare una legge per chiedere soldi a vario titolo alle società per destinazioni ‘esoteriche‘. Non abbiamo un testo sul quale esprimere un giudizio compiuto, quindi non c’è una posizione della Lega. I punti fermi su cui la Lega chiede una legge credibile sono fondamentalmente 3-4: serve un meccanismo che assicuri la sostenibilità dell’investimento, quindi servono compensazioni correlate visto che non verrà speso denaro pubblico. C’è bisogno di procedure certe, con un confronto senza divieti pre-esistenti. Vogliamo una legge che non costi nulla al contribuente, si può pensare di fare una legge senza sostegno diretto di denaro pubblico.” Beretta poi prosegue: Non è pensabile utilizzare una legge per chiedere soldi alle società, meglio prendere atto che questa strada non è percorribile. Avverto uno spirito costruttivo, ringrazio l’onorevole Crimi per il lavoro di cucitura fatto in questi mesi -dice riferendosi all’opera del sottosegretario allo Sport-. Qualche elemento ci induce ad essere cauti. Il testo licenziato dal Senato con un lavoro di altissima qualità era considerato da noi e da tutti equilibrato e molto positivo.” In seguito aggiunge: “Ora, vediamo nel merito quanto ci si discosta da quell’impianto. Noi facciamo uno sforzo importante: prendiamo il 10% delle risorse televisive e le diamo in mutualità, come previsto dalla legge Melandri. Nessun movimento calcistico al mondo sopporta un simile sforzo. Abbiamo dato vita ad una fondazione per attuare questo trasferimento di risorse. La quota di mutualità non può essere assolutamente ritoccata al rialzo, altrimenti il nostro calcio verrà ulteriormente penalizzato rispetto alla concorrenza internazionale. Chiediamo che non venga utilizzata la legge sugli stadi per inserire qualche altro balzello, ribadisce.” Nel calcio italiano, spicca attualmente l’anomalia della Juventus, che a settembre ha aperto i battenti del suo nuovo impianto: “Lo stadio della Juventus è l’unico in linea con gli standard europei. Il presidente Agnelli nella cerimonia di inaugurazione ha detto ‘welcome home’: un conto è avere una casa, un conto è andare in una camera d’albergo, dove nessuno pensa di investire”. “È importante creare le condizioni affinchè tutte le società possano costruire la propria casa: tutte devono essere aiutate dal punto di vista di procedure e compensazioni“.

Emerenzio Barbieri il capogruppo del Pdl alla commissione cultura della Camera afferma: “Io sono molto critico sul tempo che abbiamo impiegato, ma il testo a mio giudizio è migliore di quello del Senato. Faticosamente abbiamo assemblato questa legge più di due anni fa. Le preoccupazioni del presidente della Lega di Serie A Beretta trovano assoluta risposta positiva nel testo che abbiamo elaborato. Credo che sarà un bel passo in avanti. Vedremo ora alla camera, ma il passaggio di nuovo tra Senato e Camera rischierebbe di portare la legge fuori del tempo massimo.” E conclude: “Essendo noi unanimi, dall’Italia dei Valori al Pdl, passando per tutti gli altri, credo che possiamo esprimere fiducia, ci sono di accordi di programma, non viene imposto nulla. In questo modo garantiamo che gli enti locali non siano tagliati fuori. Per quanto riguarda i gruppi parlamentari della Camera la consapevolezza di procedere rapidamente c’è tutta. Il testo è chiaro e nessuno potrà pensare di utilizzare quella legge per fare speculazioni urbanistiche.” 

Renzo Lusetti dell’ Udc commenta: “L’Udc è stato determinante nel costruire questo articolato, io sono ottimista. Se il parere delle commissioni sono conformi su questo testo, può andare bene. È una legge equilibrata, ci sono condizioni per rispettare le finalità e gli obbiettivi: meno tempo per costruire uno stadio, una legge di sistema che non costa un euro allo Stato. Le condizioni positive ci sono tutte. Sicuramente è una legge indispensabile ma bisogna farla bene. il Senato aveva detto una cosa, ma sono intervenuti altri elementi. Vediamo il parere in commissione e se tutto va bene, si licenzi il testo e si facciano gli stadi al più presto.”

 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti