La Gazzetta dello Sport (G.B.Oliviero) – Prima di una finale si parla un po’ di più dei portieri, perché l’assegnazione del trofeo ai rigori è una possibilità concreta. Al Mondiale Yassine Bounou si è meritato un posto perenne nel cuore dei suoi connazionali: negli ottavi con la Spagna ha parato i tiri dal dischetto di Soler e Busquets stappando grande il sogno del Marocco.

La media di Rui Patricio è meno brillante: 20 rigori parati e 74 incassati. Però il portiere della Roma è riuscito a fermare alcuni nomi importanti: Pogba, Sterling e Vardy ai tempi del Wolverhampton, Ibra in Serie A. Poi si sa che molto spesso dipende da chi tira ben più che da chi para. E comunque, anche se non è uno specialista, un bellissimo ricordo da cui prendere fiducia ce l’ha anche il giallorosso. Nei quarti dell’Europeo 2016, poi vinto dal Portogallo in finale contro la Francia, Rui Patricio consenti alla sua nazionale di eliminare la Polonia deviando in volo un rigore di Blaszczykowski. Perché non conta solo quanti ne pari. Ma quando.