Corriere dello Sport – Immenso Benatia: “Grazie Rudi”

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Il gigante buono ha colpito nel mezzo di una partita inestricabile, in balia dell’acido lattico, dove contavano più la testa e la voglia che la classe e gli schemi. Correva il minuto numero 20 del secondo tempo, proprio nei dintorni dell’ormai fatidica zona Roma. Benatia ha anticipato Gabbiadini alla sua maniera e poi si è concesso la licenza. Una discesa irresistibile, scambiando ora con uno ora con l’altro compagno, l’ultimo Strootman al limite dell’area. Il difensore marocchino ha resistito ad un paio di cariche e, pur cadendo a terra ha fatto partire un sinistro pieno di cose giallorosse, delle speranze e della passione dei tifosi accorsi anche a Marassi e di tutti quelli che trepidavano davanti alla tivù. 

 

L’IDEA DI GARCIA – Stavolta gli toccano microfoni e telecamere. Non poteva essere altrimenti. «Il lavoro di tutta la squadra si è visto, anche se abbiamo trovato una grande squadra, ho avuto la fortuna di segnare un gol che ha sbloccato la partita, sono contento per tutti, possiamo fare grandi cose quest’anno, non dobbiamo lasciare punti. Garcia ha portato tutto, quello che facciamo è una sua idea, ha la fiducia del gruppo, sono contento di lui, chiede di giocare bel calcio, ma è attento alla difesa, non dobbiamo mollare, siamo solo all’inizio. Il segreto lì dietro è la cattiveria». In serata, poi, la gioia su Twitter: «Grazie a tutti per il sostegno. Andiamo avanti cosi. La Roma non molla mai. Orgoglioso di essere uno di voi»

 
CHE COLPOMehdi è un altro colpo di Sabatini, il primo colpo di una campagna acquisti sofferta, per stesa ammissione del diesse e ripensata al volo di volta in volta, dopo l’uscita di scena di Baldini, l’arrivo un po’ a sorpresa di Garcia, le offerte e le cessioni dolorose di Marquinhos e Lamela. Un po’ meno quella di Osvaldo. Benatia è arrivato subito, pagato neanche poco, 13 milioni e la comproprietà di Nico Lopez e Verre all’Udinese. Ma Sabatini ci ha creduto fin da subito. Aveva giocato un buon campionato la stagione scorsa Benatia. Quando è arrivato a Brunico ha lasciato interdetto più di un addetto ai lavori. Troppo grosso, troppo alto, troppo pesante. Dava l’idea di uno di quei colossi d’argilla Benatia, tanto da far scrivere che lui con Castan sono (erano?) una coppia male assortita perchè lenta. E’ stato un po’ il suo cruccio in questo avvio di stagione. «Guardate che io sono anche veloce» andava ripetendo in giro dopo aver letto certi commenti. Gliene va dato atto. Benatia sembra lento perchè è grosso, ma in realtà quando mette in moto le leve fa paura. Così ieri partendo da centrocampo ci ha messo un nanosecondo ad affondare in area tagliando la difesa doriana come il burro. Questo gol se l’è meritato tutto il nazionale marocchino nazionale francese.

 

Corriere dello Sport – R.Boccardelli

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