Bebe Vio, Totti e i campioni: lo sport insieme oltre gli ostacoli

Il Messaggero (G. Rossetti) – Bebe Vio e Francesco Totti, insieme allo stadio dei Marmi lunedì prossimo: può spiazzare, ma è tutto vero. Per l’edizione 2023 degli WEmbrace Games, evento di giochi e integrazione promosso dalla pluricampionessa paralimpica di fioretto, ci sarà anche l’ex capitano della Roma (squadra di cui Bebe è tifosissima).

Lo scopo della serata di lunedì prossimo è nobile: raccogliere fondi per art4sport, la onlus di Bebe che punta a far praticare sport a bambini e ragazzi portatori di protesi, realizzando attrezzature adatte alla pratica paralimpica. Il modo per riuscirci è divertente: otto squadre, composte da adulti e bambini, disabili e non, si affronteranno in tre diverse sfide fisiche nella quali non è detto che sia il più forte a partire avvantaggiato. Le prove, infatti, sono studiate per promuovere la cooperazione tra i membri delle squadre, così da abbracciare (da lì il nome WEmbrace, noi abbracciamo), esaltandole, le diversità di tutti.

La prima edizione risale al 2011 (all’epoca denominata Giochi senza Barriere), e da sempre si pone l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli (fisici e psicologici) tra persone normodotate e disabili. “Da Briga a Rudy Zerbi, ci saranno così tanti vip che ho perso il conto – racconta Bebe Vio in conferenza stampa al Campidoglio – Quest’anno non avrò nella mia squadra Martin Castrogiovanni, ma per la prima volta avremo Totti: da tifosa romanista, sono fe-licissima”.

Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, parte dal nome della serata per dire che il compito del CIP “è abbracciare la società, per una rivoluzione culturale che col Ministro per lo Sport Andrea Abodi abbiamo abbracciato da tempo. Il mondo paralimpico non può avere un mondo a parte, ma una parte del mondo”. Lo stesso Abodi, presente anche lui in conferenza stampa, definisce Bebe “una persona speciale” e sottolinea il valore del giocare insieme, perché da soli “non si va da nessuna parte”; Un giorno, che il ministro si augura non lontano, “sport olimpico e paralimpico saranno una cosa sola”.

 

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