Alisson: “Penso a non subire gol ma l’importante è la squadra, quindi vincere. Savorani per me è importantissimo” – AUDIO

Alisson, portiere della Roma, è stato intervistato da Teleradiostereo 92.7 ed ha parlato del suo momento e anche del bel rapporto che c’è con Marco Savorani, preparatore dei portieri della Roma. Queste le sue parole:

Momento molto buono per te…
Sì, sono molto contento, è un momento speciale per me. Volevo giocare con continuità, era quello che volevo da quando sono arrivato qui. Stiamo facendo bene come squadra e in difesa.

Un portiere preferisce vincere 1-0 o 3-2?
Penso prima alla squadra, è più importante vincere. Penso sempre a non subire gol però penso prima di tutto alla squadra, quindi sempre meglio vincere anche se prendo più gol.

Perché tanta certezza su di te in sudamerica?
Abbiamo sempre saputo quello che io posso fare. Ho mostrato tutto questo in Brasile quando ho fatto il mio lavoro nella mia ex squadra, giocando la Libertadores che è per noi in sudamerica come la Champions. Quindi ho fatto bene quell’anno e quando sono arrivato qui giocavo già nella Nazionale brasiliana. Ho sempre saputo delle mie qualità, era solo questione di tempo e di giocare, mostrare il mio valore in campo.

Quanto è importante Savorani per te?
Marco è stato importantissimo e lo è ancora per la mia crescita. Quanto per la tecnica che fuori dal campo, una brava persona che mi aiuta giorno dopo giorno da quando sono arrivato qui. Mi sono trovato bene con lui, è cambiato un po’ il tipo di lavoro da quello che facevo in Brasile, un lavoro più tecnico, mentre in Brasile si lavora un po’ più sulla velocità quindi questo cambio mi sta aiutando tanto anche quando vado in Nazionale. Questa combinazione, di tutti e due i tipi di lavoro, mi sta aiutando tantissimo e Savorani è grande parte di questo.

Cosa pensi del VAR? Come vive lo spogliatoio questo cambiamento?
E’ importante per tutti noi. Lascia all’arbitro una decisione più precisa in un momento quando è coperto. Quando si ha un dubbio può intervenire il VAR. E’ una cosa che può soltanto aiutare il calcio. Squadre perdono campionati per un errore. Un errore umano è normale però si può perdere un campionato e con il VAR si può aiutare una squadra a vincere per la sua qualità e no per un errore umano. E’ positivo per tutti.

Qual è stato l’intervento più difficile contro l’Atletico?
Difficile parlare di questo. Tutte le parate sono difficili, però penso che l’ultima parata sul colpo di testa di Saul quando dopo ha preso il palo. Penso che quella parata è stata la più difficile per il rimbalzo davanti e per il momento perché era il finale di gara. Ho dovuto avere molta concentrazione in quel momento.

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