Ag.Tumminello: “Poteva andare al Milan. La Roma ci punta molto”

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Roma, ’98 ne abbiamo? Sguardo rapido alla rosa di De Rossi: Marchizza, Di Nolfo, Franchi, Tumminello. Talenti, sì. Con un occhio a quest’ultimo. “Chi?” Non lo conoscete? Male. Eccone un’anteprima: centravanti mancino, il classico 9 lì davanti. Gol? Tanti. Promesse? Ancor di più. Tra l’idolo Shevchenko (con cui vanta anche uno scatto rubato all’Olimpico) e il modello Vieri:Lo ricorda molto per caratteristiche, è una prima punta, forte fisicamente, segna spesso gol decisivi…” Parole di Andrea Manfredonia, agente del giocatore.

Ma chi è Marco Tumminello? Un ragazzo come tanti col sogno di sfondare. Rimanendo, però, poi piedi per terra. Anche se le soddisfazioni stanno arrivando una dopo l’altra: Youth League, ilBarcellona, la vittoria contro la Spagna con l’U17 21 anni dopo l’ultima volta, un inizio col botto inPrimavera (3 gol in 7 presenze). Lavoro, grinta, determinazione. Con un occhio alla fidanzata e alla famiglia: “E’ un ragazzo che da tutto per il calcio – racconta Manfredonia – concentrato per raggiungere i propri obiettivi. Gli piace primeggiare, dare il massimo, ha un carattere molto forte. E’ convinto delle proprie qualità. Ha sempre segnato, ora sta facendo bene in Primavera ed è nel giro dell’U18 di Baronio (3 presenze ndr)”.

Arrivato alla Roma nel 2012, “Tummi” si è fatto subito notare per le capacità realizzative. “Anvedi quanto segna questo…” commentavano a Trigoria i più curiosi ai tempi dei Giovanissimi. Col passare del tempo la curiosità si è trasformata in attenzione. Infine, in ammirazione. Incondizionata! Addetti ai lavori, allenatori, tifosi. I compagni iniziano a chiamarlo “Bobo”. Lui sorride, si carica e la butta dentro. Dalle selezioni giovanili fino allo Scudetto Allievi con misterCoppitelli (dove ha raccolto l’eredità di Scamacca, passato al PSV). Un susseguirsi di gol e di emozioni. Una delle tante? Il pallonetto al Catania, arrivato dopo aver saltato due avversari con…un sombrero. E che coppia con Di Nolfo lì davanti, “gemello diverso” del gol (circa 30 in due). Bomber l’uno, rifinitore l’altro. Binomio vincente. Titolo conquistato (poi tatuato sul braccio, ricordo indelebile).

E la Roma? Se n’è accorta? “Decisamente, la società ci punta molto – rivela ancora Manfredonia – vuole farlo crescere piano, piano. Di pari passo con l’età, sperando che possa diventare un elemento importante in ottica prima squadra. Ha un contratto fino al 2018. Si è anche allenato con Totti, De rossi e tutti gli altri, Garcia ha avuto modo di osservarlo…“. Partitella coi più grandi e subito duello con Castan. Celebrato, in seguito, con tanto di foto. Emozioni.

Il suo scopritore? Facile, Bruno Conti, che lo adocchiò quando militava tra le fila del Palermo: Marco è nato a Trapani – racconta Manfredoniagiocava nelle giovanili rosanero. Bruno Conti lo visionò diverse volte, lo vide giocare e lo portò alla Roma strappandolo alla concorrenza del Milan. Il ragazzo scelse di venire nella capitale insieme alla famiglia. Il merito fu anche di Frederic Massara, collaboratore di Sabatini“. Gol, gol, gol. Che storia Tumminello, tra Vieri e quel mancino che la butta sempre dentro. Testa bassa, umiltà e tanti sogni. Il futuro è tutto da scoprire.

gianlucadimarzio.com

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