Corriere della Sera (G. Piacentini) – “Fino a quando abbiamo avuto tutti i calciatori a disposizione siamo stati tra le prime quattro in campionato, poi è diventato tutto più difficile“. Paulo Fonseca ripete spesso che la stagione della Roma è stata complicata dagli infortuni. Tra le varie assenze, quella che ha pesato più di tutte è stata sicuramente quella di Henrikh Mkhitaryan.
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L’armeno è stato il grande trascinatore romanista della prima parte della stagione e finora il suo score parla di 11 gol, 9 assist e 2 rigori procurati tra campionato e coppe. L’ex Arsenal però si è “inceppato” troppo presto e da quel momento il rendimento della Roma è calato in maniera vertiginosa.
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Una lesione al polpaccio (in Roma–Shakhtar 3-0 dell’11 marzo) lo ha tenuto fuori per circa un mese tra marzo ed aprire, ma le sue tracce si sono perse prima: l’ultimo assist è datato 10 gennaio (per Pellegrini nel 2-2 all’Olimpico contro l’Inter); l‘ultimo gol lo ha realizzato il 31 gennaio contro il Verona e l’ultimo rigore procurato il 14 febbraio contro l’Udinese.
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Dopo l’infortunio è rientrato nella gara di ritorno contro l’Ajax in Europa League, ma il suo rendimento finora non è stato lo stesso: con gli olandesi in coppa, e in campionato contro Bologna, Torino, Atalanta e Cagliari ha accumulato minuti ma non ha inciso realmente. Fonseca ha deciso di lasciarlo a riposo per un’ora a Cagliari per averlo al meglio contro la sua ex squadra.